sabato 18 maggio 2019

  ilprimatonazionale.it
 


Invece, del social network Twitter, il preferito dai politici di sinistra, si è parlato di recente soltanto della goliardica battaglia di Laura Boldrini, che ha sfidato il Ministro dell’Interno, Matteo Salvini, all’ultimo “like”. Operazione simpatia della ex Presidente, in linea con i balli in piazza, al grido “Bella Ciao”.
Le singolari tenzoni sono state vinte per ben quattro volte dalla Boldrini, nonostante un peso elettorale decisamente inferiore a quello di Salvini. Per questo motivo, abbiamo usato un facilissimo strumento di verifica, Twitter Audit, per verificare l’attendibilità dei risultati.
Twitter Audit analizza la lista dei follower dell’utente Twitter, utilizzando diversi parametri per calcolare la ratio tra follower reali e fake, ad esempio attraverso il numero di tweet, data dell’ultimo tweet e il rapporto dei following di ciascun follower. Come controprova, abbiamo analizzato gli account seguenti anche con SparkToro, altra applicazione che testa la ratio dei follower.
Il 56% degli account che seguono la Boldrini sono falsi.
Laura Boldrini è seguita su Twitter da circa il 56 per cento di falsi account/bot. Ovviamente non possiamo conoscere la provenienza di questi fake (ovvero se sono stati acquistati o meno), ma sicuramente inficiano le sfide dell’ex Presidente della Camera. Peraltro, molti dei retweet (condivisioni) della Boldrini provengono da account con pochi follower, quindi decisamente poco credibili a livello di veridicità.
Il virus degli account fake ha infettato diversi intellettuali e politici, propagandosi più virulentemente a sinistra. Tra questi spicca Roberto Saviano, già condannato in Cassazione per aver copia-incollato tre articoli inseriti poi nel suo bestseller Gomorra, conta ben il 67 per cento di follower falsi (56 per cento secondo SparkToro), ovvero 1.141.655 fake.
Saviano non è solo tra gli intellettuali accreditati a sinistra ad avere un vasto seguito di follower falsi: Diego Bianchi di Propaganda Live si attesta primo con il 57 per cento di fake, seguito dall’esperto del Gruppo di alto livello contro le “fake news” della Commissione Europea, Gianni Riotta, e dalla testa di serie dei radical chic, Gad Lerner.
Seguono l’editorialista del Corriere della Sera, Beppe Severgnini, il conduttore di Piazzapulita, Corrado Formigli, l’ex direttore de La Repubblica, Ezio Mauro, e il giornalista Vittorio Zucconi. L’ideatrice del fascistometro e di Matria, Michela Murgia, ha un account Twitter quasi privo di falsi follower. 

Un Commento 

di che vi meravigliate? Capo fila MEETIC cui nel 2009 s'era iscritto un mio amico, lasciato dalla fidanzata. Si lagnava con me perché in un giorno non aveva ricevuto neanche un "segno d'interesse" allora non si chiamavano LIKE$, mentre una tizia che s'era registrata il suo stesso giorno aveva avuto un migliaio di "segni". Io subito, a fiuto, che non mi è mai mancato, gli dissi che costei se li faceva da sola i "mi piaci"...allora non c'era bisogno di tanti distinguo, pensavano che Noi non si fosse furbi, come ora pensano che Noi Dal Basso, si sia una massa di beoti che credono alle loro sputtanevoli fandonie  !

Stacca Ca' ché non attacca.

 

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