martedì 21 maggio 2019


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Sea Watch, è stato un attacco terrorista all’Italia: vogliono riaprire iporti

20 maggio 2019

Islamici, terroristi o è Carnevale?
 
Stella Hollywood o Stella BR?
Ieri è stato il punto più alto di un attacco terroristico, concertato, messo in moto in questi giorni contro l’Italia e la politica dei porti chiusi. La Sea Watch è stata liberata in tempo da un tribunale olandese per lanciarsi in Libia a tutta forza, dove, casualmente, l’attendeva un barcone carico di clandestini. E, caso più unico che raro, anche con bambini e disabili.  

Roba da sceneggiatura hollywodiana.  

Hollywood è una Mela Marcia

La stessa nave si è poi rifiutata di obbedire agli ordini e ha penetrato le acque italiane. Senza che la guardia costiera dell’ectoplasmico Toninelli muovesse un remo. Ovviamente, in direzione Lampedusa: giurisdizione di Patronaggio.
Entra in scena il procuratore di estrema sinistra, colui che voleva processare Salvini per il caso Diciotti: e si inventa un sequestro probatorio, che poi come sua abitudine probabilmente farà cadere in pochi giorni (lieti di essere smentiti), permettendo alla Sea Watch di tornare in Libia e ricominciare. Questo è un attacco concertato all’Italia. Questa è una dichiarazione di guerra da poteri ostili all’Italia. Un tentativo, eversivo, di pilotare e condizionare la politica migratoria italiana.
E, in tutto questo, non si può non notare la complicità o comunque il silenzio dei grillini.
“I clandestini non scendono dalla nave, non con il mio permesso”, aveva detto ieri sera Matteo Salvini, mentre apprendeva in diretta da Giletti dello sbarco, “Sono pronto a denunciare per favoreggiamento dell’immigrazione chiunque sia disponibile a far sbarcare quegli immigrati irregolari da una nave fuorilegge. Questo vale anche per organi dello Stato. Se c’è qualche procuratore pronto a indagare Matteo Salvini che permette uno sbarco Patronaggio ndr…), vado fino in fondo. Se c’è qualche giudice che vuole fare il ministro si candidi. Altrimenti rispetti le indicazioni del ministro. Non scende nessuno”.
E in una diretta Facebook, ha accusato: “Qualche altro membro del governo sapeva? Ha autorizzato? Vedremo. La Guardia costiera dipende dal ministero dei Traporti, la guardia di finanza dal ministero dell’Economia. Se nelle prossime ore ci saranno arresti, sequestro definitivo e messa fuori uso della nave, anche affondandola, allora bene. Altrimenti è stato solo un atto politico”.
Il vicepremier grillino ha poi reagito schierando con il procuratore di estrema sinistra che ha imposto, evidentemente con la complicità di Toninelli e Tria nonostante le smentite, lo sbarco dei 47 clandestini della Sea Watch: “Salvini si legga le norme e non accusi i 5 Stelle”.
Stamani vedremo se sono complici. Se non approvano il decreto sicurezza bis, che dà a Salvini poteri speciali in casi come quello di ieri, con il controllo diretto della Guardia Costiera, allora significa che sono stati parti dell’attacco alla sovranità popolare.
Perché sia chiaro, quanto è accaduto è come un colpo di Stato: abbiamo un potere dello Stato che travalica le proprie prerogative e usando un trucco – il sequestro probatorio che fino ad oggi ha poi sempre rinnegato pochi giorni dopo -, per dare il via allo sbarco dei clandestini. 
Sembra tutto programmato in vista del 26 maggio per ‘umiliare’ Salvini e dire: “Visto, abbiamo aperto i porti”
E così l’hanno presa quelli di Sea Watch:
Che, evidentemente, non hanno scelto a caso la giurisdizione di Patronaggio.
«Sono pronto a denunciare per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina chiunque sia disponibile a far sbarcare gli immigrati irregolari su una nave fuorilegge». Lo ha detto Matteo Salvini a Non è l’Arena, su La7, in collegamento da Firenze, mentre assiste in diretta tv allo sbarco dei migranti dalla nave Sea Watch 3. «Questo vale anche per organi dello Stato: se c’è qualche procuratore pronto a mandarmi a processo con una condanna che può dare fino a 15 anni di carcere, se questo procuratore autorizza lo sbarco, io vado fino in fondo». Poi una telecamera trasmette immagini in diretta mostra alcuni migranti, con giubbotto di salvataggio, che scendono in porto da un’imbarcazione della Capitaneria di porto e Salvini s’infuria: «Qualcuno l’ordine lo avrà dato. Questo qualcuno ne dovrà rispondere», si irrita il ministro. Il M5s fa sapere che non sono stati i suoi ministri. Ma Salvini insiste: «Chiunque sia stato ne risponderà davanti agli italiani». 


voxnews.info
Corte europea ordina all’Italia di dare le case ai Rom; la risposta di Salvini 
 
20 maggio  2019
La Corte europea dei diritti umani, famigerata CEDU, ovvero una corte sovranazionale, ha ‘ordinato’ al governo italiano di dare alloggi temporanei ai minori rom e alle loro famiglie espulsi dall’insediamentodi Ponte Riccio,a Giugliano, nel Napoletano, il mese scorso.
La “misura urgente” della Corte risponde a un ricorso presentato da tre cittadini bosniaci di etnia rom che vivevano nell’insediamento e che attualmente vivono in un campo nell’area industriale fuori da Giugliano.
QUINDI L’ITALIA DEVE DARE LE CASE AI BOSNIACI. PERCHÉ NON LA BOSNIA, DOVE LA GUERRA È FINITA DECENNI FA, MA DOVE SONO ULTRAFELICI DI ESSERSELI TOLTI DI TORNO?
Toghe rosse italiane che aprono i porti, Corti Ue che ci impongono di non espellere richiedenti asilo che uccidono e corti europee che ci ordinano di dare le case agli zingari.
La sinistra, democraticamente estinta dagli elettori, vuole governare attraverso le magistrature. Soprattutto quelle sovranazionali.
LA CEDU NON È UNA CORTE UE. E’ una corte che, in teoria, come il trattato sul Global Compact, non sarebbe vincolante per chi ne fa parte: ma i nostri magistrati si comportano come se lo fosse.
E’ quindi fondamentale non entrare nel Global Compact e, poi, uscire anche da quest’obbrobrio sovranazionale della corte europea. Ci siamo legati le mani con la firma di una serie di demenziali trattati sovranazionali, non è il caso di farlo anche con il Global Compact.
E’ tempo di sottrarre alla magistratura decisioni come questa: DOVREMMO FARE COME GLI USA, E DEFINIRE GIURIDICAMENTE GLI ESTREMISTI ISLAMICI ‘NEMICI COMBATTENTI’, COSÌ DA FARLI CADERE SOTTO LA GIURISDIZIONE MILITARE.

https://www.lastampa.it

Questo lo dice “La Stampa”

Decreto sicurezza, via i poteri al pm che indagò Salvini per la nave Diciotti
Le competenze sui migranti vanno alle procure di Catania e Palermo. Esclusa quella di Agrigento, guidata del procuratore Patronaggio .

Questo lo dico io

Ecco perché: per proteggere il Patronaggio dell'invasione niger-islamica ! [Niger: negro in latino] e l'accentramento di competenze in capo a poche procure, quelle distrettuali, quella di Agrigento NON lo è.

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