giovedì 3 ottobre 2019

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Vescovo rivela: “C’è un piano per islamizzare l’Italia attraverso l’immigrazione”  Ottobre 3, 2019
 
Dieci anni. Una decade, o forse meno, e l’Europa sarà musulmana. Nel 2016 faceva questa drammatica previsione, monsignor Carlo Liberati, arcivescovo emerito di Pompei. E oggi, ci stiamo avvicinando.
E’ in atto, secondo il vescovo, una sostituzione etnica che sta portando all’islamizzazione dell’Europa. Le armi degli islamici non sono le bombe, ma i ventri gonfi delle loro donne.
“Temo che tra dieci anni o meno in Europa diventeremo tutti musulmani per via demografica. Loro fanno sei o sette figli, in Europa abbiamo un tasso di natalità pari a zero o quasi, l’ Europa è pagana e viviamo come se Dio non esistesse rinunciando a manifestare pubblicamente la nostra fede della quale pare che ora ci vergogniamo. Mi pongo una domanda: la cattolicità esiste ancora?”.
“Abbiamo smarrito il senso cattolico della vita – continua il vescovo – Per fermare l’Islam che è una minaccia, dovremmo tutti ricordare quel glorioso spirito di Lepanto e di Vienna che ci permise di salvare l’Occidente grazie a Maria e al Rosario e noi siamo qui a cercare un dialogo impossibile e velleliario con chi ci vuole sottomettere perché ci reputa infedeli. L’islam si basa sul Corano che predica la sottomissione degli infedeli. Io non voglio morire islamico e sostengo che tutti noi credenti dovremmo impugnare la spada della fede e della verità. L’islam è violento perché tale lo è il Corano, finiamola con la credenza dell’Islam moderato”.
“Chi dice che bisogna accogliere tutti o mente sapendo di mentire – attacca Liberati – è un utopista o ha altri disegni, magari preda della demagogia "populista". Su questo penso che il presidente ungherese Orban non abbia tutti i torti. Chi va via dalle terre islamiche fugge dall’Islam non certo dal cristianesimo. Mi domando: PERCHÉ NON LI ACCOLGONO I RICCHI STATI ISLAMICI? Probabilmente esiste un piano studiato per islamizzare l’Occidente per via demografica”.
All’inizio del 2019, gli stranieri musulmani residenti in Italia risultavano in aumento di 127mila unità rispetto al 2018 (erano 1 milione e 453mila), mentre i cristiani sono diminuiti di 145mila unità (nel 2018 erano due milioni e 960mila e rappresentavano il 57,5% del totale degli stranieri).
La maggior parte dei musulmani stranieri residenti in Italia ha
cittadinanza marocchina (440mila), seguiti da quella
albanese         (226mila),
bangladese     (141mila),
pachistana      (106mila),
egiziana         (111mila).
Una minaccia crescente.
Salvini ???? NDR SALVINI ORMAI NON PUÒ FARE NULLA, È FUORI DAI GIOCHI... deve decidere se vuole davvero salvare l’Italia dall’invasione, e allora abrogare i ricongiungimenti familiari, oppure fingere di farlo chiudendo i porti: perché nel secondo caso ci sarà solo un rallentamento nel processo di sostituzione etnica.
E avremo le nostre periferie sempre più simili alle banlieues francesi: perché tanto non esiste l’integrazione.
Perché gli attentati sono solo un aspetto della guerra in corso. Che è, prima di tutto demografica.
E’ IN ATTO UN GENOCIDIO. IL NOSTRO. SIAMO COME AGNELLI IN ATTESA DELLA PASQUA. Solo che noi abbiamo coscienza di questo, ma non facciamo nulla per impedirlo: eppure saremmo ancora in tempo. Catastrofi demografiche simili sono state evitate in passato: basta una rivoluzione, e poi un grande piano di rimpatri. UNA RICONQUISTA DEL NOSTRO SPAZIO VITALE.
GIÀ OGGI, QUASI LA METÀ DEI NUOVI NATI A BRUXELLES, SEDE DALL’UNIONE EUROPA, È MUSULMANO.
IL BELGIO IN GENERALE È, COME CI SI POTEVA ASPETTARE, MESSO PEGGIO DELLA FRANCIA.
Questo è quello che accadrà in Italia tra dieci anni, se non abroghiamo l’assurda legge sui ricongiungimenti familiari.
Vox vi invita a non dare tregua ai vostri rappresentanti in Parlamento. A tempestare le loro pagine social con questa richiesta. Perché tra poco sarà troppo tardi. La vera arma di distruzione di massa islamica è questa.
Immaginatevi un partito islamico che può contare su un bacino elettorale di circa il 15 PER CENTO. IN PRATICA, NESSUN GOVERNO POTREBBE NASCERE SENZA IL CONSENSO POLITICO DEGLI ISLAMICI.
Ecco, questo è lo scenario previsto nei prossimi anni in Italia, dall’analisi demografica dell’istituto di ricerca americano Pew Research Center.
Lo scenario vale nel caso proseguano i flussi attuali. Vedrebbe l’Italia, in pochi anni, quasi raggiungere paesi come FRANCIA, REGNO UNITO E GERMANIA, che oggi l’Italia segue molto ‘indietro’ con poco più del 3%. In pratica quadruplicheranno, mentre nell’Europa in generale triplicheranno.
AI RITMI ATTUALI, IN ITALIA AVREMO OLTRE 8 MILIONI DI RESIDENTI MUSULMANI ENTRO IL 2050.
E città come Milano, dove già oggi la popolazione islamica è il doppio rispetto alla media nazionale, saranno a maggioranza straniera entro il 2040: I VOSTRI NIPOTI VIVRANNO DA STRANIERI IN PATRIA. A Brescia, questo rovesciamento demografico arriverà molto prima.
In Francia è già avvenuto a Parigi.
E IN FRANCIA È COMINCIATO TUTTO CON I RICONGIUNGIMENTI FAMILIARI: 
SIAMO A POCHI ANNI DAL DISASTRO. A POCHI ANNI DAL PUNTO DI NON RITORNO.
 
Un Commento

Da Atea dò ragione al prete vescovo...Salvini non può fare più niente. E' fuori gioco. Ci dobbiamo pensare da soli. Sti' islamici sono al medio evo, alla SS inquisizione...non è questione di religione, è questione di Buon Senso ! Chi fa da Sé, fa per Tre. Atei e cattolici uniti per questa guerra difensiva. Si può fare. Si DEVE fare !
Werner  Ottobre 3, 2019 alle 11:04 am
Non è solo per ragioni economiche e fiscali che non facciamo figli, ma per ragioni culturali. Le prime sono solo un alibi, il vero problema è che c’è un dilagante consumismo, materialismo ed edonismo, che sono nemici della famiglia. Ad esserne colpite sono soprattutto le donne, che non a caso, rispetto alle musulmane, fanno un numero medio di figli inferiore a 2. I giovani, di ambo i sessi, purtroppo pensano solo ai viaggi, allo sballo, al divertimento, alla sc***ta occasionale, frequentano le università per non andare a lavorare e per fare l’Erasmus, perché sono stati plagiati dalla propaganda liberalprogressista trasmessa dai mass media a partire dal Sessantotto. Il matrimonio, i figli, ecc., sono considerati un ostacolo a tutto ciò, e si preferisce sempre rinviare, un errore questo commesso soprattutto dalle donne che non tengono conto dell’orologio biologico, e tentano di fare almeno un figlio dopo i 35 anni. Oggi sono più le quarantenni ad avere il primo figlio che le ventenni. Ragazzi, è tutto sballato!
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