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La truffa dei ‘migranti-spazzini’ dilaga nelle città italiane: dietro c’è la mafia nigeriana Ottobre 13, 2019
Come altri fenomeni di questua, anche dietro ai ‘migranti-spazzini’ c’è un’organizzazione criminale che li gestisce.
Non appena anche i più ingenui comprendono la truffa dietro il pietismo delle elemosine, ecco che l’organizzazione che gestisce il business, molto spesso la mafia nigeriana, evolve l’offerta.
In questi anni, in tante città italiane, si è diffuso il fenomeno dei ‘migranti spazzini’. Tutti, ovviamente, hanno un cartello con scritto quasi lo stesso testo. “Gentili signore e signori, da oggi terrò pulite le vostre strade – si legge – Desidero integrarmi onestamente nella vostra città”. E perché, di grazia, noi dovremmo pagare un nigeriano per “tenere pulite le nostre città”? Vai a pulire le città nigeriane.
Ma non è solo ridicolo, è anche una truffa vera e propria: l’unica cosa che raccolgono sono infatti le monete, mentre la sporcizia viene spostata da un lato all’altro per dare sempre l’impressione ai passanti sciocchi che si stanno dando da fare. Anzi, spesso la sporcizia la portano loro.
A Roma l’affare sarebbe stato fiutato anche dai rom. Si assiste sempre più spesso a risse tra zingari e africani per le elemosine.
Un’inchiesta del giornale locale L’Ultima Ribattuta aveva scoperto che ad ogni immigrato viene fornito il cartello da esporre: “L’obiettivo è quello di impietosire le persone ingenue: come si fa a non capire che non spazzano, ma spostano solo la polvere, alzandola e sporcando peggio i marciapiedi?” si chiedeva un cittadino romano che specifica di prendersela soprattutto con chi gestisce l’armata di spazzini-migranti e che ha tutto l’interesse a ridipingere la facciata mediatica di un’immigrazione ormai senza controllo.
E pensare che nei giorni scorsi salì agli onori delle cronache un migrante-spazzino, per lo scandalo dopo che venne multato per il suo ‘lavoro’.
Non appena anche i più ingenui comprendono la truffa dietro il pietismo delle elemosine, ecco che l’organizzazione che gestisce il business, molto spesso la mafia nigeriana, evolve l’offerta.
In questi anni, in tante città italiane, si è diffuso il fenomeno dei ‘migranti spazzini’. Tutti, ovviamente, hanno un cartello con scritto quasi lo stesso testo. “Gentili signore e signori, da oggi terrò pulite le vostre strade – si legge – Desidero integrarmi onestamente nella vostra città”. E perché, di grazia, noi dovremmo pagare un nigeriano per “tenere pulite le nostre città”? Vai a pulire le città nigeriane.
Ma non è solo ridicolo, è anche una truffa vera e propria: l’unica cosa che raccolgono sono infatti le monete, mentre la sporcizia viene spostata da un lato all’altro per dare sempre l’impressione ai passanti sciocchi che si stanno dando da fare. Anzi, spesso la sporcizia la portano loro.
A Roma l’affare sarebbe stato fiutato anche dai rom. Si assiste sempre più spesso a risse tra zingari e africani per le elemosine.
Un’inchiesta del giornale locale L’Ultima Ribattuta aveva scoperto che ad ogni immigrato viene fornito il cartello da esporre: “L’obiettivo è quello di impietosire le persone ingenue: come si fa a non capire che non spazzano, ma spostano solo la polvere, alzandola e sporcando peggio i marciapiedi?” si chiedeva un cittadino romano che specifica di prendersela soprattutto con chi gestisce l’armata di spazzini-migranti e che ha tutto l’interesse a ridipingere la facciata mediatica di un’immigrazione ormai senza controllo.
E pensare che nei giorni scorsi salì agli onori delle cronache un migrante-spazzino, per lo scandalo dopo che venne multato per il suo ‘lavoro’.
Un Pensiero
Demonia 667 Ottobre 13, 2019 alle 6:24 pm
Siamo sicuri che il negro nigeriano o altro se n'è andato perché il Bravo Italiano ha chiamato o fatto finta di chiamare i "Vigili"?Magari erano le 13, quando sia i negri spazzatori che gli zingari nullafacenti staccano e vanno a PRANZO ! La mia tecnica è più diretta: con il carrello della spesa, un immanovrabile Foppapedretti, investo e mando all' aria i loro bussolotti sempre in mezzo al marciapiedi ... a rompere i "Gioielli" e le Gioielle"...urlando di NON fare POLVERE ché mi viene la tosse...
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