giovedì 2 gennaio 2020

Lo sport come ricerca del farmaco o mania di vincere

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Lo sport come ricerca del farmaco o mania di vincere 

by Rosanna  Gen 2, 2020  di Oleg Pavlov, Anton Kanevskij
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Estratto
Accanto alla gara sportiva c’è una gara farmacologica, una gara di staff tecnico, fisiologi, farmacologi. Assomiglia al cartone animato “Nu, pogodi!”, in cui il ruolo del lupo è interpretato dalle strutture di controllo dello “sport puro” e il ruolo della lepre è svolto dallo staff tecnico dell’atleta, che volte è ignaro. È chiaro che se lo stato delle cose diventerà noto al grande pubblico, le raccolte finanziarie derivate dagli eventi sportivi diminuiranno, così che i partecipanti alla procedura preferiranno rimanere in silenzio. Tuttavia, l'”impatto farmaceutico” differisce nei vari tipi di sport. Nelle tipologie che prevedono il gioco è inferiore a dove l’atleta compete con il cronometro che ticchetta, l’altezza e la lunghezza del salto.
I principi olimpici e sportivi sono sepolti sotto una massa in aumento di denaro. LA POLITICA DISONESTA DI “CONTENERE LA RUSSIA” SI ESTENDE ALLO SPORT. A proposito, i risultati degli atleti sono sempre correlati alle condizioni generali di un Paese. Negli anni ’90 e nei primi anni 2000, dopo il Paese, anche gli atleti russi “hanno fallito”. Negli ultimi anni, al contrario, i nostri atleti e le “bellezze del pattinaggio artistico” salgono sempre più sul podio. Parallelamente, la pressione delle strutture antidoping si è intensificata. E gli atleti non puliti non hanno paura “di chi combatte contro il doping”, ma della bandiera russa.
Sì, senza ristrutturare il grande sport su scala globale, esso scivolerà sempre più nella fossa degli scontri politici e affogherà nella “palude farmacologica”. Tuttavia, prima di tutto, il profondo significato del coinvolgimento di massa dei giovani nella pratica “dell’educazione fisica e dello sport” dovrebbe essere ripristinato in Russia. Per recuperare ciò che è stato dimenticato.

Un Commento

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Lo sport, il movimento, è bello e salutare, ma non deve essere corrotto dalla “competizione” FONTE, insieme alle religioni, tutte sanguinarie, di OGNI MALE. Lo dico da Taoista: il Saggio non compete, perché nessuno può competere con Lui, nel senso che rifiuta la competizione. Ognuno è un fiore unico ed irripetibile, con un suo palese o nascosto unico talento. E' quello che si deve scoprire. Prima è, meglio è. Un giardino di sole rose è un INFERNO.

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