sabato 25 aprile 2020

Ma quale "liberazione" !

Meglio tardi che mai, ci sono arrivata a pensare la Verità ! 

Mai troppo tardi: il cheerleading da adulti! - CheerlitalyBastardidentro 
Non festeggerò il ? 25 aprile festa della liberazione ? Ben Pannolini è durato 20 anni, la colonizzazione anglocazzone sta durando da 75 anni e non accenna a defluire nelle fogne. Anzi, prima avevamo un padrone, ora ne abbiamo 1 USIL, 2 UE, 3 FRANCIA, 4 GERMANIA...OLTRE I GUITTI I CONTI ED I MARCHESI ALTRO CHE AMENORREA !
La gente si sta svegliando: siamo in tanti a ensarla così. Anche un ascoltatore del mentitore ufficiale nazionale rai radio 3  prima pagina rassegna stampa filo diretto con gli ascoltatori. Strano che l'abbiano fatto parlare !

voxnews.info
 
Il 25 Aprile non c’è stata alcuna Liberazione: ditelo alla donna italiana stuprata da 100 africani
E’ stupefacente che un paese governato da un manipolo di non-eletti imposto all’Italia da oscure élites finanziarie, si illuda di “festeggiare” un giorno che, alcuni ma non tutti, considerano di “liberazione” dalla dittatura.
Forse viviamo in un’epoca democratica? E’ “dittatura” solo quando il capo del governo si affaccia da un balcone indossando una divisa e non, quando la mezza figura d’un mediocre politicante deruba il popolo della propria identità, traghettando famelici clandestini nelle sue strade, nelle sue case? Quando decide per decreto che i cittadini debbano rimanere chiusi in casa?
Oggi, come ogni anno, si trascinerà la solita pantomima dei “liberatori” in doppiopetto gracchianti parole insulse e vuote. Stavolta non marceranno i “partigiani” che partigiani non sono mai stati, a meno di precoci e improbabili guerriglieri “novenni”.
Quest’anno rimarranno a casa, come recita il nuovo libretto rosso. E canteranno ‘Bella Ciao’ dai loro balconi. Per festeggiare una liberazione che non c’è mai stata. Alcuni di loro, privilegiati rispetto al resto della popolazione, si riuniranno nelle piazze a differenza di tutti gli altri italiani. Ma non importerà a nessuno. Tranne ai media di distrazione di massa.
Come ogni anno, le inutili parole di quell’altro privilegiato che vive sul colle più alto di Roma, attraverseranno l’etere per perdersi e non essere, da nessuno, ricordate.
I NUOVI SCHIAVI, SENZA TEMA DI RIDICOLO, CELEBRERANNO LA FESTA DELLA LIBERAZIONE, IN CATTIVITÀ. Schiavi delle banche, schiavi dell’euro, schiavi di poteri che neanche comprendono. Felici di stare al guinzaglio.
Festeggiano, quando invece, ora, sarebbe tempo di combattere. Non di celebrare vuoti riti. Combattere, come avrebbero combattuto quei partigiani e quei fascisti che, in entrambi i casi, erano convinti di farlo per il bene dell’Italia.
IL 25 APRILE NON È MAI STATA UNA FESTA, NON SI FESTEGGIA QUANDO FRATELLI COMBATTONO I FRATELLI.
E IL 25 APRILE NON È MAI STATA UNA FESTA ANCHE PERCHÉ SIAMO USCITI DA UNA GABBIA PER ENTRARE IN UNA GABBIA PIÙ GRANDE E PIENA DI LUCI, MA PUR SEMPRE UNA GABBIA: QUELLA “AMERICANA”. 
E DOPO QUASI UN SECOLO, LE BASI DEI “LIBERATORI” SONO ANCORA QUI. 
La ciociara (film) - Wikipedia

I MAFIOSI CHE I HANNO FATTI SBARCARE IN SICILIA, ESCONO DALLE PRIGIONI.
ALMENO, L’ANNO SCORSO POTEVAMO CELEBRARE LA LIBERAZIONE DAI BARCONI. VISTO CHE L’ANNO PRIMA ERANO SBARCATI MILLE CLANDESTINI VOMITATI IN ITALIA DA NAVI STRANIERE

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