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Ci “rilasceranno” solo a patto che accetteremo il “Patentino vaccinale”
di Giorgio Bianchi 16 Dicembre 2020
Ci “rilasceranno” solo a patto che accetteremo il cosiddetto “patentino vaccinale”, ovvero un pezzo di carta (più probabile un chip in una card e non ho utilizzato il termine chip casualmente) che ci consentirà di godere di alcuni aspetti della vita collettiva in cambio dell’accettazione del concetto che i diritti di cittadinanza possano essere condizionati ad un racing.
Il principale errore che si sta commettendo in questa fase è quello di soffermarsi sulla “sicurezza” dei vaccini, che è un problema che certamente sussiste, ma che purtroppo risulta essere un falso bersaglio. Dal loro punto di vista il vaccino è una questione del tutto marginale, redditizia vero, ma a questi livelli i soldi sono un aspetto del tutto secondario.
L’idea che mi sono fatto è che l’enorme mole di denaro che verrà devoluta ai produttori e al loro indotto in cambio dei vaccini, servirà più che altro per ricompensare un sistema (e i suoi uomini) per la collaborazione offerta alla causa e sarà a garanzia per i progetti futuri.
Ciò di cui sono assolutamente certo è che la questione Covid non si concluderà per mezzo di un prodotto sperimentale di dubbia efficacia. Siamo di fronte ad un fenomeno di natura principalmente mediatica, pertanto sempre per via mediatica sarà risolto. Basterà rovesciare il frame della narrazione e come per incanto passeremo dal clima di terrorismo generalizzato ad uno stato di euforia generale determinato dal miracolo del vaccino.
Ma il punto è un altro. Il vaccino è il mezzo non è lo scopo.
Per chi non si vaccina per il Sars-CoV-2 manca solo una Stella Gialla sul petto e un numero tatuato sul braccio. L’onda lunga iniziata qualche tempo fa con le prime apparizioni di Burioni da Fazio, non intendeva concludersi con un procedimento zootecnico; la mia opinione è che il vaccino sia la testa d’ariete attraverso il quale si intende spalancare la “Finestra di Overton” della condizionalità dei diritti di cittadinanza.
Una volta che il Parlamento avrà approvato il patentino vaccinale, i governi futuri potranno allargare progressivamente questo strumento ad altri ambiti fino ad arrivare alla “cittadinanza a punti” su modello cinese.
La mia idea è che il concetto sotteso al patentino vaccinale sarà la pietra angolare sulla quale si fonderà la società autoritaria del prossimo futuro.
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