da voxnews.info
Roma invasa dalle moschee abusive: cittadini ostaggio – VIDEO Gennaio 31, 2020
Estratto
Il timore, anche delle forze dell’ordine, è che in questi locali si possano infiltrare dei fondamentalisti tanto è vero che, come hanno confermato i responsabili, i due centri culturali che sono sorti vicino a via Candia, in zona San Pietro, ricevono spesso la visita della Digos.
Ma le moschee sono solo il sintomo. La malattia è l’eccessivo numero di musulmani in Italia.
Un paio di anni fa, l’inviato della trasmissione Dalla Vostra Parte, veniva sequestrato dai fedeli islamici mentre indagava sulle moschee abusive della zona di Tor Pignattara.
Dopo due anni, quelle moschee abusive sono ancora lì. A novembre, i Vigili Urbani del Comune di Roma avevano chiuso un’altra moschea nel quartiere dove si concentra la presenza di bengalesi. Un vero e proprio cancro sociale.
Questa chiusura riguardava la seconda delle due principali sale di preghiera islamiche del quartiere, l’altra era stata chiusa alcuni mesi prima.
Poche settimane fa, la moschea è stata riaperta. Incredibile. Tolleriamo l’islamizzazione, tra l’altro abusiva, del nostro territorio.
Una recente relazione del DAP, che ha riguardato 190 istituti carcerari, ha permesso di rilevare che in 69 di essi sono presenti locali adibiti a preghiera per i detenuti musulmani: nel 2009 erano 36.
La stessa relazione rilevava inoltre che hanno accesso agli Istituti Penitenziari 22 soggetti che rivestono la figura di imam e sono, pertanto, accreditati presso il Ministero dell’Interno.
Il che registra sia l’aumento degli islamici che delinquono – gli immigrati delinquono 8 volte più degli italiani – sia il novantagradismo delle nostre cosiddette autorità.
Ma le moschee sono solo il sintomo. La malattia è l’eccessivo numero di musulmani in Italia.
Un paio di anni fa, l’inviato della trasmissione Dalla Vostra Parte, veniva sequestrato dai fedeli islamici mentre indagava sulle moschee abusive della zona di Tor Pignattara.
Dopo due anni, quelle moschee abusive sono ancora lì. A novembre, i Vigili Urbani del Comune di Roma avevano chiuso un’altra moschea nel quartiere dove si concentra la presenza di bengalesi. Un vero e proprio cancro sociale.
Questa chiusura riguardava la seconda delle due principali sale di preghiera islamiche del quartiere, l’altra era stata chiusa alcuni mesi prima.
Poche settimane fa, la moschea è stata riaperta. Incredibile. Tolleriamo l’islamizzazione, tra l’altro abusiva, del nostro territorio.
Una recente relazione del DAP, che ha riguardato 190 istituti carcerari, ha permesso di rilevare che in 69 di essi sono presenti locali adibiti a preghiera per i detenuti musulmani: nel 2009 erano 36.
La stessa relazione rilevava inoltre che hanno accesso agli Istituti Penitenziari 22 soggetti che rivestono la figura di imam e sono, pertanto, accreditati presso il Ministero dell’Interno.
Il che registra sia l’aumento degli islamici che delinquono – gli immigrati delinquono 8 volte più degli italiani – sia il novantagradismo delle nostre cosiddette autorità.
Un Commento
Monia 667 Gennaio 31, 2020 alle 4:55 pm
dobbiamo da soli prendere in ano la situazione e sbarazzarci del nemico interno le cosiddette autorità golpiste e passare poi a sbarazzarci del nemico esterno. Italexit ! Siamo tutti Boris Johnson !