domenica 1 dicembre 2019

Trovata l’origine della causa di 200 malattie

https://www.redattoresociale.it
Ricerca, Dott Alessandra Magistrato (Cnr)
Trovata l’origine della causa di 200 malattie

TRIESTE. "Ora sappiamo dove nascono gli errori che causano più di 200 malattie nell'uomo: nel meccanismo di taglia e cuci della 'filiera cellulare’ delle proteine". Ne è convinta la dottoressa Alessandra Magistrato, il cui team di ricerca della Scuola internazionale superiore di studi avanzati (Sissa) e dell'Istituto officina dei materiali del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr-Iom) ha ricreato con una simulazione sul computer, per la prima volta nel mondo a livello atomico, il funzionamento di un sistema biologico fondamentale nella produzione delle proteine. Il nome è un po’ bizzarro – spliceosoma - ma si tratta una specie di sartoria che prepara i modelli delle proteine da produrre. Si tratta di un grande complesso molecolare all'interno della cellula che taglia l'Rna messaggero (la trascrizione dal Dna di un codice genetico), scartando le parti che non contengono informazioni e ricucendo insieme le parti che invece contengono le informazioni necessarie per COSTRUIRE UNA PROTEINA. Gli eventuali errori in questo lavoro di taglio-cucito, che possono produrre proteine difettose, sono all'origine di oltre 200 malattie nell'uomo, tra cui alcuni tipi di cancro e leucemie.
"Siamo riusciti a simulare al computer, per primi nel mondo, un particolare stadio dello spliceosoma, in cui l'Rna messaggero è già quasi ripulito. Abbiamo visto come si muove fino al rilascio del filamento, che poi sarà ripreso da un ribosoma che lo decodificherà in una proteina- spiega alla Dire la responsabile della ricerca, Alessandra Magistrato, dello Cnr-Iom presso la Sissa-. Ma se il ribosoma è una grande molecola, lo spliceosoma è una struttura molto più complessa. È COMPOSTO DA CINQUE FILAMENTI DI RNA E UNA PROTEINA CHE DIRIGE L'AZIONE, LA SPP42 NEL LIEVITO CHE ABBIAMO SIMULATO (CHE NELL'UOMO EQUIVALE ALLA PROTEINA PRP8), E POI UN CENTINAIO DI ALTRE PROTEINE CHE CAMBIANO SECONDA DELLA NECESSITÀ".
"Per usare una analogia- prosegue Magistrato-, lo spliceosoma è una sartoria, la Spp42 è il capo-sarto e le proteine sono gli strumenti del mestiere. Con la simulazione abbiamo validato questo ruolo centrale della proteina Spp42, già suggerito da alcune prove sperimentali".
La ricerca della Sissa-Cnr, firmata da Lorenzo Casalino, Giulia Palermo, Angelo Spinello, Ursula Rothlisberger e Alessandra Magistrato, è stata appena pubblicata nella rivista statunitense Pnas. "C’è ancora moltissimo da capire dello spliceosoma- continua la dottoressa Magistrato-, prima di tutto cerchiamo di comprendere come fa il meccanismo a identificare quali parti dell'Rna messaggero hanno e quali non hanno l'informazione, poi POTREMO CAPIRE COME AVVIENE L'ERRORE NEL TAGLIO-CUCITO, ANCHE NELLO SPLICEOSOMA UMANO CHE DIFFERISCE PER LA PROTEINA CENTRALE. Le applicazioni pratiche sono condizionate proprio da questi due passi successivi, ovvero ricercare delle molecole capaci di correggere gli errori dello spliceosoma che generano le numerose malattie.
Qua siamo però saremmo già nel lunghissimo processo della SPERIMENTAZIONE FARMACEUTICA", conclude Alessandra Magistrato. (DIRE)

Un Commento
Risultati immagini per proteine vegetali in frutta verdura legumi
Risultati immagini per proteine vegetali in frutta verdura legumi
Risultati immagini per proteine vegetali in frutta verdura legumi  Risultati immagini per proteine vegetali in frutta verdura legumi
Interessante...l'ultima frase a conclusione contiene una locuzione che non mi piace affatto: SPERIMENTAZIONE FARMACEUTICA...
Facciamo qualche ricerca nel "Naturale"
https://www.studenti.it Curiosità Le proteine di origine vegetale sono incomplete rispetto a quelle animali e differiscono da queste ultime per la limitatezza degli amminoacidi solforati.
https://www.my-personaltrainer.it Gli amminoacidi solforati sono caratterizzati dalla presenza di un atomo di zolfo nella loro struttura. Metionina, cisteina, cistina, omocisteina e taurina [fichi d'india]  sono esempi comuni di amminoacidi solforati, ma soltanto i primi due partecipano alla sintesi proteica (la metionina, oltretutto, è un amminoacido essenziale). Gli amminoacidi solforati sono importanti anche per la sintesi del glutatione, un potente antiossidante che, guarda a caso, non viene integrato direttamente, ma ricorrendo all'assunzione di N-acetyl-cisteina. Quest'ultima può essere convertita anche in taurina, un amminoacido essenziale per i felini ma importante anche per l'uomo, data la sua presenza ad elevate concentrazioni in vari tessuti. Le fonti naturali più ricche di amminoacidi solforati sono l'albume d'uovo, il pesce ed il pollame; tra le fonti vegetali ricordiamo l'alga spirulina, i broccoli, i legumi (dove in genere rappresentano gli amminoacidi limitanti... da cui l'importanza di combinarli con i cereali), i semi di sesamo e di zucca.
https://www.artoi.it Numerosi alimenti sono ricchi di Glutatione, tra i quali: Arance, Avocado, Carote, Cocomero, Fragole, Patate, Pesche, Spinaci. Purtroppo durante il processo di riscaldamento e/o cottura degli molti alimenti, il Glutatione viene completamente distrutto. Comunque per potenziare l’attività antiossidante del glutatione è utile l’associazione del suo precursore con Selenio, Vitamina PP-B3 [La vitamina PP-Niacina-B3 è presente negli alimenti di origine animale (muscolo, pesce, fegato), nei legumi, nella frutta e nel lievito. Vitamina B2 [riboflavina-lievito di birra, mandorle] e Vitamina E o tocoferolo, è molto diffusa negli alimenti, soprattutto nei frutti oleosi (come le olive, le arachidi, il mais) e nei semi di grano. La si trova anche nei cereali, nelle noci e nelle verdure a foglia verde.




Nessun commento: