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AGENTI CARCERARI INDOTTRINATI SUL CORANO COME RELIGIONE DI PACE venerdì 13 dicembre 2019
Ecco come si distorce la verità sul contenuto del Corano. E' stato distribuito un documento per indottrinare gli agenti carcerari sul Corano e sulle abitudini islamiche con la scusa di studiare i comportamenti degli islamici incarcerati per saper distinguerli da quelli cosiddetti radicalizzati.
Il documento, redatto dall’Università l’Orientale di Napoli, è ricco di informazioni sulla fede e sui costumi dei Paesi a maggioranza musulmana. L’obiettivo è quello di superare “la convinzione” che l’Islam sia una “religione essenzialmente violenta e socialmente pericolosa” (e forse per questo farà discutere), per “rimuovere una serie di pregiudizi” e permettere alle forze dell’ordine di accorgersi se un detenuto mostra eventuali atteggiamenti di radicalizzazione. Per scriverlo, il gruppo di ricerca - guidato dal prof. Michele Bernardini - ha realizzato incontri con il personale delle carceri per capire “i problemi, di maggiore o minore entità, che insorgono” dietro le sbarre: “Si va dall’assolvimento dei riti, al pudore; dall’uso del Corano, all’alimentazione; dal modo di pregare, a quello di gestione del denaro”. C’è per esempio un capitolo interamente dedicato al Corano, “parola increata di Dio”, e un box con le indicazioni su come maneggiare il libro sacro. “Deve essere trattato con molto rispetto”, può essere toccato solo da chi “ha compiuto le abluzioni formali” (difficilmente, dunque, un poliziotto) e deve essere “riposto in un luogo pulito e dignitoso, mai sul pavimento o in bagno”. "Per molti - si legge - un non musulmano non può toccare o maneggiare il testo coranico in arabo". L’agente inoltre dovrà ricordarsi che il Corano non può essere gettato come normale spazzatura, ma di solito viene avvolto in un panno e seppellito. Oppure abbandonato in un corso d’acqua.
Si ricorre alla grande menzogna pur di giustificare una religione fondata su un testo la cui predicazione dovrebbe essere proibita in quanto contiene una continua istigazione alla violenza nei confronti dei miscredenti (compresi ebrei e cristiani). Le moschee dovrebbero essere considerate tutte fuori legge. Ma non si ha il coraggio di dirlo e si continua a propagandare la menzogna della distinzione tra islamici smoderati e islamici moderati: in realtà È UNA FALSA DISTINZIONE PERCHÉ NON ESISTE UN CORANO MODERATO. Esso è la radice del terrorismo islamico.
Il documento, redatto dall’Università l’Orientale di Napoli, è ricco di informazioni sulla fede e sui costumi dei Paesi a maggioranza musulmana. L’obiettivo è quello di superare “la convinzione” che l’Islam sia una “religione essenzialmente violenta e socialmente pericolosa” (e forse per questo farà discutere), per “rimuovere una serie di pregiudizi” e permettere alle forze dell’ordine di accorgersi se un detenuto mostra eventuali atteggiamenti di radicalizzazione. Per scriverlo, il gruppo di ricerca - guidato dal prof. Michele Bernardini - ha realizzato incontri con il personale delle carceri per capire “i problemi, di maggiore o minore entità, che insorgono” dietro le sbarre: “Si va dall’assolvimento dei riti, al pudore; dall’uso del Corano, all’alimentazione; dal modo di pregare, a quello di gestione del denaro”. C’è per esempio un capitolo interamente dedicato al Corano, “parola increata di Dio”, e un box con le indicazioni su come maneggiare il libro sacro. “Deve essere trattato con molto rispetto”, può essere toccato solo da chi “ha compiuto le abluzioni formali” (difficilmente, dunque, un poliziotto) e deve essere “riposto in un luogo pulito e dignitoso, mai sul pavimento o in bagno”. "Per molti - si legge - un non musulmano non può toccare o maneggiare il testo coranico in arabo". L’agente inoltre dovrà ricordarsi che il Corano non può essere gettato come normale spazzatura, ma di solito viene avvolto in un panno e seppellito. Oppure abbandonato in un corso d’acqua.
Si ricorre alla grande menzogna pur di giustificare una religione fondata su un testo la cui predicazione dovrebbe essere proibita in quanto contiene una continua istigazione alla violenza nei confronti dei miscredenti (compresi ebrei e cristiani). Le moschee dovrebbero essere considerate tutte fuori legge. Ma non si ha il coraggio di dirlo e si continua a propagandare la menzogna della distinzione tra islamici smoderati e islamici moderati: in realtà È UNA FALSA DISTINZIONE PERCHÉ NON ESISTE UN CORANO MODERATO. Esso è la radice del terrorismo islamico.
Un Commento
ah, ora si spiega come mai a Genova 2001 hanno massacrato Italiani e PERFINO Stranieriiii !!!!
ed ora si fanno TONFARE dagli islamici, meglio se negri...e devo rammaricarmi per loro? Mi ritrovo a tifare gli Inglesi che si sono difesi ed hanno difeso i "Loro" sul "London Bridge" e per Boris J. e la Brexit ! Chi l'avrebbe MAI immaginato? Del resto i "finti" mi hanno fatto fare una giravolta di 180 gradi...!!!!!
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