lunedì 2 dicembre 2019

Lo scientismo di Regime e la Scienza del Popolo

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Lo scientismo di Regime e la Scienza del Popolo  02/12/19
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I regimi contemporanei, quelle strutture statali, sovrastatali e parastatali (pubbliche o private) che contengono e sfruttano le masse popolari, basano il loro potere attuale sullo scientismo tardo ottocentesco. Queste forme di coercizione cioè hanno bisogno di un apparato ideale che ne giustifichi esistenza ed azione. Fino a pochi decenni orsono ad esempio, la Chiesa di Roma si imponeva alle masse mondiali con la puerile motivazione di incarnare l'unico collegamento possibile tra il divino e l'umano, godendone di infiniti vantaggi materiali, come quello della vendita delle indulgenze.
Quando la giustificazione teologica è venuta meno e si è imposta la società dei lumi, ecco il sostituto ideale per giustificare la presenza e l'azione predatrice dei nuovi soggetti contenitivi: lo scientismo. Lo scientismo non ha quasi nulla a che vedere con la Scienza. E' più o meno lo stesso rapporto che aveva il divino con la Chiesa di Roma. Una relazione affidata alle parole, non certo ai fatti.
Così come nel caso della Chiesa di Roma, ci si muove in nome e per conto di un supporto ideale e teorico e, come si dice, si razzola male, molto male. Le forme statali, sovrastatali e parastatali moderne e contemporanee, si fondano sui principi pseudo-razionali propri dello scientismo ma finiscono per tradirli, utilizzandoli però come maglio per indebolire e fiaccare la giusta resistenza intellettuale della popolazione sottomessa.
La vera Scienza non impone nulla a nessuno. Così come la Verità, essa ha una sua forza propria che si autorizza da sola, non ha bisogno di araldi più o meno sciocchi. Gli scientisti attuali del regime sono invece fideisti, incarnano cioè il lato oscuro dello scientismo, quel pensiero traviato che diviene fede cieca ed assoluta, esattamente il contrario di ciò che è la Scienza. Ecco allora sorgere i lugubri cantori dell'assolutismo contemporaneo, caratterizzati tutti da una rigidità inquietante, da un raggelante forma pensiero che assomiglia a tutto tranne che al pensiero libero, sereno e creativo del vero scienziato. Gli scientisti di regime infatti assomigliano molto ai loro truci predecessori: gli inquisitori rinascimentali.
Inutile fare nomi. Essi si trincerano dietro sigle, associazioni, istituzioni o titoli accademici chissà come conquistati. Sono tanti e ben foraggiati, hanno sempre voce in capitolo perchè il sistema mediatico è anch'esso uno strumento del regime. Nonostante tutta la loro potenza di fuoco però vanno facilmente in crisi, soprattutto quando la Verità si impone loro con il suo sguardo al contempo severo e compassionevole. Poveracci, che brutto lavoro si sono scelti!     

2 commenti

Wegan 2 dicembre 2019 17:10  
Scientia non est cognoscentia!
bambilu 2 dicembre 2019 18:05  
????? Poveracci, che brutto lavoro si sono scelti! ?????
Poveracci? Lavoro? Peste li colga e li trascini tutti a quell'inferno che vorrebbero imporci con le loro menzogne.
Ateismo, Veganesimo. Rifiuto della competizione. Se tutti adottassimo queste sole tre DIFESE, sarebbero finiti per sempre ed il male molto ridimensionato, forse sconfitto.
Fatto caso che i Grandi sono tutti nel Passato? Ora abbiamo solo dei quaquaraqua' dei due generi, perché due sono, checché i "poveri di spirito" cerchino di incul"C"arci...Due Poli, positivo e negativo, si e no, femmina e maschio, Luce e Buio. Senza i quali niente è possibile. 

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