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Il pesce, mi si perdoni la licenza poetica, puzza sempre non dalla testa ma dal deretano
Mentre in Francia i gilet gialli paralizzano un paese con uno sciopero generale in vari settori dei servizi pubblici, in Italia i barricaderos figaioli delle sardine, venuti su a pane e vangelo sorosiano, irretiscono le nuove generazioni con mitragliate di proclami buonisti ispirandosi niente po' di meno che ai cattivi maestri dell'ANPI che hanno portato alla rovina la Nazione. A dominare la scena del teatrino dell'Italietta partigiana sempre il solito chiodo fisso: l'antifascismo.
In nome dell'antifascismo hanno consegnato il Paese nelle mani dell'alta finanza.
In nome dell'antifascismo hanno allevato batterie di polli, pardon, sardine, da far abboccare all'amo del mondialismo. Indottrinati, irretiti e mandati avanti come arieti senza corna verso lo sfacelo della civiltà.
Provo profonda vergogna per la mia generazione e per le generazioni che mi precedono: se oggi in Italia non abbiamo gilet gialli ma sardine che puzzano di marciume mondialista la colpa è dei loro genitori e nonni, che li hanno addestrati per disininteressarsi del bene del Paese e per cadere nei raggiri del pensiero unico. Il fallimento della mia generazione e di quelle precedenti è un'evidenza che non può essere negata. Se così non fosse non avremo nelle piazze delle città orde di metrosessuali e centrosocialari che infestano l'aria con il loro fetore di marciume mondialista.
Il pesce, mi si perdoni la licenza poetica, puzza sempre non dalla testa ma dal deretano. Sic transit gloria Italiae.
In nome dell'antifascismo hanno consegnato il Paese nelle mani dell'alta finanza.
In nome dell'antifascismo hanno allevato batterie di polli, pardon, sardine, da far abboccare all'amo del mondialismo. Indottrinati, irretiti e mandati avanti come arieti senza corna verso lo sfacelo della civiltà.
Provo profonda vergogna per la mia generazione e per le generazioni che mi precedono: se oggi in Italia non abbiamo gilet gialli ma sardine che puzzano di marciume mondialista la colpa è dei loro genitori e nonni, che li hanno addestrati per disininteressarsi del bene del Paese e per cadere nei raggiri del pensiero unico. Il fallimento della mia generazione e di quelle precedenti è un'evidenza che non può essere negata. Se così non fosse non avremo nelle piazze delle città orde di metrosessuali e centrosocialari che infestano l'aria con il loro fetore di marciume mondialista.
Il pesce, mi si perdoni la licenza poetica, puzza sempre non dalla testa ma dal deretano. Sic transit gloria Italiae.
Un Commento
toccherà ai Vecchi con Ideali di Sovranità Nazionale, ex Comunisti Veri riscattare il Nostro Suolo Natìo? Si, con Ateismo, Veganesimo, rifiuto della competizione.
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