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E' del 1950, non è che se li porti bene i 69 anni ! |
Un surreale Erri De Luca spiega che, per evitare il Brexit, bisogna togliere il voto agli anziani. Contro il populismo, cioè ormai contro la democrazia.
"Ogni uomo infine, all'infuori della sua professione esplica una qualche attività intellettuale, è cioè un "filosofo", un artista, un uomo di gusto, partecipa di una concezione del mondo, ha una consapevole linea di condotta morale, quindi contribuisce a sostenere o a modificare una concezione del mondo, cioè a suscitare nuovi modi di pensare". (A. Gramsci, "Quaderni del carcere")
"Ogni uomo infine, all'infuori della sua professione esplica una qualche attività intellettuale, è cioè un "filosofo", un artista, un uomo di gusto, partecipa di una concezione del mondo, ha una consapevole linea di condotta morale, quindi contribuisce a sostenere o a modificare una concezione del mondo, cioè a suscitare nuovi modi di pensare". (A. Gramsci, "Quaderni del carcere")
La neolingua anglofona turbocapitalistica lo chiama spread: in realtà è la reazione organizzata della classe dominante apolide-finanziaria allorché le masse nazionali-popolari votano altrimenti rispetto ai suoi desiderata. Lo spread serve a intimorire le masse mediante spauracchi immaginari, di modo che esse preferiscano rimanere nelle loro catene abbandonando ogni velleità di liberazione. È l’equivalente del latinorum di manzoniana memoria, il capolavoro della neolingua a beneficio dei mercati deregolamentati e della loro classe di riferimento.
Vi è chiaro l'inganno? La Destra del Danaro deporta africani da sfruttare e con cui abbassare le condizioni generali del lavoro. La Sinistra del Costume, abbandonata la lotta di classe e divenuta serva, dice con le lacrime agli occhi che bisogna accogliere e aprire i porti.
Un Commento
Ad un trasmissione del mattino, mi pare di radio 24, si domandavano il sigificato di “Erri”. Non ne sono venuti a capo ovviamente, perché non hanno “LOGICA”.
Ad un trasmissione del mattino, mi pare di radio 24, si domandavano il sigificato di “Erri”. Non ne sono venuti a capo ovviamente, perché non hanno “LOGICA”.
Erri è un verbo: ERRARE. io Erro, tu Erri, egli Erra e così via.
Ovvio, noh?
Non occorre essere dei geni strapagati per rendersene conto !
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Il questionario ERASMUS acronimo di European Region Action Scheme for the Mobility of University Students è una presa in giro Oct 25, 2016
Ti avevano promesso che l’Erasmus era la Grande Opportunità: “vuoi mettere? Incontrare altre culture, imparare un’altra lingua, conoscere taanta ggente!”.
C’erano poi quelli che ti avevano promesso che l’Erasmus era il Grande Sballo: “vuoi mettere? Le feste, gli esami più facili e c’hai PURE LA BORSA!”
Avevi creduto di più ai secondi, i tuoi amici che tornavano dalla Spagna, la Germania, l’Olanda, la Francia, il Belgio. Ma avevi comunque i tuoi dubbi.
Quello che non ti avevano detto è che l’Erasmus è il Grande Burocrate e che tu, studente in partenza o in arrivo, sei il Grande Nemico.
Poi l’anno fatidico finisce e un bombardamento incessante di mail ti invita cordialmente a compilare il questionario europeo di fine mobilità: prendi parte anche tu ai nostri sondaggi, le nostre statistiche hanno bisogno di TE!
Ok, fallo, almeno smettono di chiedertelo.
Dopo tutta una serie di questioni su quanto sono migliorate le tue skills indispensabili a essere al passo coi tempi del tuo futuro lavoro precario transeuropeo comincia il bello.
Are You more able to see the value of different cultures? Ah sì, certo. Aspetta…questo è quello che doveva succedermi agli aperitivi spagnoli con tortilla e sangria o alle feste coi tedeschi farciti di birra che parlano di filosofia morale? No, forse era quando dovevo imparare l’importanza di firme fotocopie e timbri al posto giusto sui documenti prima di presentarli a qualsiasi ufficio francese. Vabbè, forse me lo sono perso.
Are You more tolerant towards other persons’ values and behaviour? Sì, ormai ho accettato che i francesi non puliscano il cesso e mettano la mostarda ovunque e anche che a volte non ti salutano pure se li conosci.
Are You more able to cooperate with people from other backgrounds and cultures? (!Forse qui ci sono!) Sì, tipo so reggere assemblee in cui si parla del nulla e si vota per decidere se si vota. Daje.
Are You more interested in knowing what happens in the world daily? …Perché? Ah già, prima dell’Erasmus mi era sfuggito che l’Italia non fosse una zattera galleggiante in solitaria nell’universo e mi ero persa anche l’esistenza di Internet.
E poi, brace yourselves, i pezzi forti.
Do You intend to participate more actively in social and political life of your community? Ecco, ora dovete proprio spiegarmi perché un periodo di studio all’estero dovrebbe spingermi a tornare nella madrepatria e darmi da fare per il bene comune. Faccio proprio fatica a vedere il collegamento di senso.
Are You more interested in European topics? Anche qui fatico un po’ a vedere il collegamento ma sì, mi interessa molto notare come state livellando i percorsi di studio di tutte le Università d’Europa per trasformarle in catene di montaggio di futuri automi senza strumenti critici da sputare sul mercato del lavoro così uniformemente europeo in cui (non) si campa di stage gratuiti, senza diritti e senza garanzie, così come noto con piacere che state tagliando i fondi all’istruzione e alla ricerca e alla sanità e ai trasporti e… e sono molto fiduciosa nella coerenza e comunanza di intenti dei paesi dell’Europa Unita perché finora state facendo un ottimo lavoro.
And now, the best ones.
Are You more aware of social and political concepts like democracy, justice, equality, citizenships, civil rights? Decisamente sì. Decisamente adesso ho la conferma che anche nella mia country of mobility non esistono. Dopo essermi fatta caricare dai celerini italiani, manganellare dai crs francesi, gasare dalla polizia greca e arrestare da quella tedesca so ad esempio che i metodi delle forze dell’ordine europee sono molto democraticamente tutti gli stessi. Dopo che ho visto sgomberi di case occupate e affitti sempre più cari, retate contro i migranti e razzismo nei discorsi dei capi di stato, impedimenti al diritto di sciopero e dopo essermi fatta rifiutare un lavoro perché ho la nazionalità sbagliata so benissimo cosa sono la democrazia, l’uguaglianza, la cittadinanza, i diritti civili. La giustizia credo di sapere cos’è ma quella non l’ho proprio vista.
And now…[rullo di tamburi]
Do You feel more European? Oh sì!! Eccola la ciliegina della torta della propaganda che ci sorbiamo almeno dalle scuole medie! Seriamente, qual è questa identità con la E maiuscola che dovrei sentirmi addosso? Quella delle radici cristiane o quella delle politiche di respingimento alle frontiere perché l’Europa è grande ma non c’è posto per tutti? Quella dell’efficienza tedesca o del lassismo spagnolo e italiano? Quella delle disuguaglianze in aumento, del giovane disoccupato o del professionista rampante? Della coppia gay che in Italia vorrebbe sposarsi ma non può o di quella che in Belgio ha diritto alla fecondazione eterologa assistita? (E potrei continuare se volete)
C’erano poi quelli che ti avevano promesso che l’Erasmus era il Grande Sballo: “vuoi mettere? Le feste, gli esami più facili e c’hai PURE LA BORSA!”
Avevi creduto di più ai secondi, i tuoi amici che tornavano dalla Spagna, la Germania, l’Olanda, la Francia, il Belgio. Ma avevi comunque i tuoi dubbi.
Quello che non ti avevano detto è che l’Erasmus è il Grande Burocrate e che tu, studente in partenza o in arrivo, sei il Grande Nemico.
Poi l’anno fatidico finisce e un bombardamento incessante di mail ti invita cordialmente a compilare il questionario europeo di fine mobilità: prendi parte anche tu ai nostri sondaggi, le nostre statistiche hanno bisogno di TE!
Ok, fallo, almeno smettono di chiedertelo.
Dopo tutta una serie di questioni su quanto sono migliorate le tue skills indispensabili a essere al passo coi tempi del tuo futuro lavoro precario transeuropeo comincia il bello.
Are You more able to see the value of different cultures? Ah sì, certo. Aspetta…questo è quello che doveva succedermi agli aperitivi spagnoli con tortilla e sangria o alle feste coi tedeschi farciti di birra che parlano di filosofia morale? No, forse era quando dovevo imparare l’importanza di firme fotocopie e timbri al posto giusto sui documenti prima di presentarli a qualsiasi ufficio francese. Vabbè, forse me lo sono perso.
Are You more tolerant towards other persons’ values and behaviour? Sì, ormai ho accettato che i francesi non puliscano il cesso e mettano la mostarda ovunque e anche che a volte non ti salutano pure se li conosci.
Are You more able to cooperate with people from other backgrounds and cultures? (!Forse qui ci sono!) Sì, tipo so reggere assemblee in cui si parla del nulla e si vota per decidere se si vota. Daje.
Are You more interested in knowing what happens in the world daily? …Perché? Ah già, prima dell’Erasmus mi era sfuggito che l’Italia non fosse una zattera galleggiante in solitaria nell’universo e mi ero persa anche l’esistenza di Internet.
E poi, brace yourselves, i pezzi forti.
Do You intend to participate more actively in social and political life of your community? Ecco, ora dovete proprio spiegarmi perché un periodo di studio all’estero dovrebbe spingermi a tornare nella madrepatria e darmi da fare per il bene comune. Faccio proprio fatica a vedere il collegamento di senso.
Are You more interested in European topics? Anche qui fatico un po’ a vedere il collegamento ma sì, mi interessa molto notare come state livellando i percorsi di studio di tutte le Università d’Europa per trasformarle in catene di montaggio di futuri automi senza strumenti critici da sputare sul mercato del lavoro così uniformemente europeo in cui (non) si campa di stage gratuiti, senza diritti e senza garanzie, così come noto con piacere che state tagliando i fondi all’istruzione e alla ricerca e alla sanità e ai trasporti e… e sono molto fiduciosa nella coerenza e comunanza di intenti dei paesi dell’Europa Unita perché finora state facendo un ottimo lavoro.
And now, the best ones.
Are You more aware of social and political concepts like democracy, justice, equality, citizenships, civil rights? Decisamente sì. Decisamente adesso ho la conferma che anche nella mia country of mobility non esistono. Dopo essermi fatta caricare dai celerini italiani, manganellare dai crs francesi, gasare dalla polizia greca e arrestare da quella tedesca so ad esempio che i metodi delle forze dell’ordine europee sono molto democraticamente tutti gli stessi. Dopo che ho visto sgomberi di case occupate e affitti sempre più cari, retate contro i migranti e razzismo nei discorsi dei capi di stato, impedimenti al diritto di sciopero e dopo essermi fatta rifiutare un lavoro perché ho la nazionalità sbagliata so benissimo cosa sono la democrazia, l’uguaglianza, la cittadinanza, i diritti civili. La giustizia credo di sapere cos’è ma quella non l’ho proprio vista.
And now…[rullo di tamburi]
Do You feel more European? Oh sì!! Eccola la ciliegina della torta della propaganda che ci sorbiamo almeno dalle scuole medie! Seriamente, qual è questa identità con la E maiuscola che dovrei sentirmi addosso? Quella delle radici cristiane o quella delle politiche di respingimento alle frontiere perché l’Europa è grande ma non c’è posto per tutti? Quella dell’efficienza tedesca o del lassismo spagnolo e italiano? Quella delle disuguaglianze in aumento, del giovane disoccupato o del professionista rampante? Della coppia gay che in Italia vorrebbe sposarsi ma non può o di quella che in Belgio ha diritto alla fecondazione eterologa assistita? (E potrei continuare se volete)
GENTILI SIGNORI DELLE POCO GENTILI ISTITUZIONI EUROPEE, SE PENSATE DI AVERE UNA GENERAZIONE AI VOSTRI PIEDI CON UNA BORSA DA 250 EURO AL MESE STATE SBAGLIANDO DI GROSSO O ALMENO CAMBIATE I VOSTRI ESPERTI DI SOCIAL SURVEY PERCHÉ A UN QUESTIONARIO COSÌ MI VIENE LA NAUSEA ALLA SECONDA DOMANDA.
P.S.: DIMENTICAVO, LE DOMANDE DEL QUESTIONARIO NON SONO IN FORMA INTERROGATIVA MA UN’AFFERMAZIONE RISPETTO ALLA QUALE VI È CONCESSO ESPRIMERE IL VOSTRO GRADO DI DISACCORDO. ISN’IT COOL?
Sotto Mentite Spoglie |
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