lunedì 17 febbraio 2020

La sofferenza dei maiali veri e di quelli arcobaleno

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La sofferenza dei maiali veri e di quelli arcobaleno 

Testo di Andrea Sperelli lunedì 17 febbraio 2020


Alla fine il dubbio ha preso il sopravvento e mi sono detto: ma vuoi vedere che mi sbaglio? E dopo essermi assorbito tutto il dolore degli allevamenti, delle corride, della vivisezione, dello sgozzamento e della totale indifferenza del 99% dell'umanità nei confronti della condizione animale, sono andato ad assorbirmi le sofferenze di alcune categorie umane che - così dicono - patiscono le stesse sofferenze dei non umani. Oh, quanto dolore ci ho trovato. Quanti sensi di colpa per non esserci arrivato prima, a questa povera umanità martoriata e a questi diritti umani di questi reietti indifesi che, nel 2020, vengono ancora calpestati nell'indifferenza più totale. 
* La povera donna costretta a posare contro la sua volontà su riviste per soli uomini sessisti in fregola perenne; 
* i gaudenti variopinti costretti contro la loro volontà ad esibirsi come giullari nelle strade per essere derisi dagli intolleranti omofobi; 
* i romantici migranti, maltrattati e costretti ai lavori forzati dai razzisti schiavisti d'Occidente. Quanta tristezza nei loro occhi, quanta intolleranza subita e mai vendicata.
Non vi sembra la loro, la stessa vita violata della scrofa costretta in una gabbia di contenzione? 
O quella della scimmietta torturata dentro uno stabulario? 
O del povero toro stremato, oltraggiato e poi ucciso tra le urla di sadici pervertiti? 
O dell'agnello neonato all'interno di un mattatoio mentre assiste all'uccisione dei suoi fratelli in attesa del proprio turno? 
Il tutto, ricordiamo, permesso dalle legislazioni di tutto il mondo... 
Guardateli, nelle immagini, uomini e animali. Solo un cieco può non vedere lo stesso dolore, lo stesso struggimento, lo stesso senso di ingiustizia che li accomuna...

Commenti

Anonimo lunedì 17 febbraio 2020 17:52:00 CET
Ci tengo a precisare che il mio interesse per omosessualità, transessualismo e affini è pari a zero. Che le categorie più sopra se la spassino sia durante i gay pride che nella vita ordinaria ve lo state inventando voi; infatti basterebbe uscire di casa ogni tanto per verificarlo. Ma perché si giunge a questo tipo di conclusioni? Prendiamo come esempio una nazione qualsiasi, ovvero l' Italia. Si dà particolare importanza alla conoscenza di quanti peli sul culo aveva il nonno del fratello del prozio acquisito di Liutprando e a quanto era alto il cugino acquisito del trisnonno del fratello della mamma del proprietario della casa editrice della prima edizione dei Viceré invece che al non fare scelte idiote come usare i soldi di chi lavora e produce per istituire corsi professionalizzanti sull' uso del telaio a vapore o per costruire una rete ferroviaria ad alta velocità per la tratta Roma-Fiumicino. Non esiste altra ragione che sia nota, si spera, a chiunque. 
Monia 667  lunedì 17 febbraio 2020 18:55 CET
Risultato immagini per gif animata: uccellino

 Non ho capito dove codesto uccellino senza nome vorrebbe andare a parare. E' che questa depravazione u-mana del chiagni e fotti ha rotto vraiement les Zébédés a tout le Monde..Normal. Secondo www.repubblica.it 05 Settembre 2018, in Italia vegetariani e vegani rappresentano circa l’8% della popolazione della cioè 4,4 milioni su 55.
Quelli che NON votano, pare siano 12 milioni su 55 mln, cioè 6,6 milioni. Le sardinas si spostano  peripateticamente...non è dato sapere. Chi non vota, non pensa certamente alla sardine visto il precedente dei grillini. Quindi se ci unissimo senza smanie di competizione, visto il Nostro Comune Obiettivo saremmo un partito 10,23 % dei votanti [4,4 mln su votanti di 43 mln]. 
 

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