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Berlusconi gioca la carta Draghi: è la trappola per Salvini Scritto il 21/8/19
Italiani: in-CASTRATI |
Tramite Alessandro Sallusti, il vecchio Berlusconi – in apparenza fuori gioco, costretto all’angolo – prova a giocare la carta Mario Draghi. Lo conferma l’editoriale del 20 agosto del direttore del “Giornale”. Titolo: “Una telefonata a Draghi ci allungherebbe la vita”. Sortita che conferma l’allarme lanciato settimane fa dal saggista Gianfranco Carpeoro, in contatto con l’élite massonica progressista europea. Già la scorsa estate, Carpeoro aveva rotto le uova nel paniere ai congiurati italo-francesi, intenzionati a impedire che Marcello Foa, candidato da Salvini, conquistasse la presidenza della Rai. Le rivelazioni di Carpeoro, in web-streaming su YouTube, avevano sortito l’effetto di smontare il piano. La notizia veicolata dall’avvocato milanese: il mentore di Macron, Jacques Attali, aveva telefonato nientemeno che a Giorgio Napolitano per chiedere lumi su come fermare Foa. Napolitano avrebbe consigliato ad Attali di contattare Antonio Tajani, allora presidente del Parlamento Europeo. «In seguito, Tajani ha sentito direttamente il Cavaliere». Una consuetudine che da allora non si sarebbe interrotta, e che – sempre secondo Carpeoro – oggi coinvolgerebbe in modo stabile anche lo stesso Beppe Grillo e Davide Casaleggio, figlio del massone occulto Gianroberto Casaleggio («fu lo stesso Gianroberto – dice Gioele Magaldi, presidente del Movimento Roosevelt – a spiegarmi perché non voleva che si sapesse della sua affiliazione alla massoneria»).
Mario ! |
Ora la rete sotterranea di contatti sarebbe in pieno fermento. Il nuovo piano, secondo Carpeoro, fino a ieri era il seguente: “cucinare” Salvini a fuoco lento, per costringerlo alla resa entro fine anno ed aprire le porte a un “governo di salvezza nazionale”, presieduto proprio da Draghi, che nel frattempo – curiosa coincidenza – ha rifiutato di sostituire Christine Lagarde alla guida del Fmi. Poltrona prestigiosa, almeno quanto quella della Bce. Perché rifiutarla? Per tenersi libero in vista dell’approdo a Palazzo Chigi? Avverte Magaldi: l’Italia è l’epicentro di uno scontro epocale tra progressisti e reazionari a livello mondiale. E spiega: proprio in Europa si è sperimentato l’attuale modello di governance post-democratica, dove le elezioni non contano più. E l’Italia è l’unica trincea spendibile, per un cambio di rotta, perché i sistemi politici di Francia e Germania sono bloccati. Ma perché Berlusconi insiste tanto su Draghi, l’uomo che nel 2011 lo defenestrò dal governo? Risposta: essere garante della carta-Draghi, emarginando Salvini, per il Cavaliere è l’unico modo per tentare di rientrare nel grande giro. Possibile? Sembra proprio di sì, a leggere l’editoriale di Sallusti, evidentemente “ispirato” dall’editore.
«Senza un leader forte non c’è governo che tenga – scrive Sallusti – e un’ammucchiata di mezzi leader non farà mai un leader, così come nessuno dei pochi leader in circolazione è proponibile, per ovvi veti incrociati tra le forze che andranno a comporre questo eventuale nuovo governo-ammucchiata». E allora? Sallusti premette di non voler “dare consigli” a Mattarella, ma poi lo fa: «Io una telefonatina a Mario Draghi la farei. Così, tanto per non lasciare nulla di intentato». Ma come, Sallusti invoca l’uomo-simbolo del peggior rigore? «Si tratta di un pregiudizio, di una falsa vulgata», cinguetta il Sallusti edizione agosto 2019. «Mario Draghi è in realtà un arci italiano, europeista convinto ed intelligente che da presidente della Banca Centrale Europea ha tenuto testa agli egoismi e alle spinte franco-tedesche». Bingo: ci siamo. QUESTO RITRATTO DI DRAGHI (FALSISSIMO) È ESATTAMENTE QUELLO CHE LO STESSO DRAGHI – VERO CANNIBALE E DEVASTATORE DELL’ITALIA, DAI TEMPI DEL BRITANNIA – HA VOLUTO CHE I MEDIA GLI CUCISSERO ADDOSSO. «Non penso a un governo tecnico, ma politico e soprattutto finalmente autorevole e rispettato», chiosa Sallusti, che osa scrivere che il killer Draghi avrebbe «salvato l’Europa dal default». Salvini è avvertito: il piano avanza, anzi galoppa, con la benedizione di Silvio e l’entusiastica collaborazione di Renzi e Grillo, pedine italiane dell’euro-circuito massonico oligarchico.
Un Commento
Fatevi il gruzzoletto di contanti e nascondetelo in un posto intelligente dentro casa...non alla corona, mi raccomando. Tenteranno di greciarci. Sallusti con quella faccia da becca più morto che vivo NON può dire cazzate sperticate. Scopa vecchia si butta e basta E' chiaramente un nemico di Salvini, che dovrebbe lasciar perdere la religione superstiziosa alla vanna marchi, per non rendersi ridicolo.
Altro nemico di Salvini, secondo me, è il Giorgetti. Rema contro. Noi Italidioti siamo in - CASTRATI fra sostituto d'imposta e articolo 67 “Costituzione”: Ogni membro del Parlamento rappresenta la Nazione ed esercita le sue funzioni senza vincolo di mandato...e si fa bellamente tutti i ca22i sua, contro il Popolo datore di super-pagato "lavoro".
Altro nemico di Salvini, secondo me, è il Giorgetti. Rema contro. Noi Italidioti siamo in - CASTRATI fra sostituto d'imposta e articolo 67 “Costituzione”: Ogni membro del Parlamento rappresenta la Nazione ed esercita le sue funzioni senza vincolo di mandato...e si fa bellamente tutti i ca22i sua, contro il Popolo datore di super-pagato "lavoro".
Più che incastrati, siamo CASTRATI ! Che vuoi fare senza Palle?
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