mercoledì 21 agosto 2019

voxnews.info
 
Metodo Bibbiano, ricercatrice studia come usare l’elettroshock per farci amare i migranti   
 
Agosto 21, 2019  

Accenderli solo quado servonoper telefonare...?
 
In sostanza, vogliono danneggiare il cervello delle persone, così che non abbiano più a cuore ciò che conta: la propria famiglia, i propri paesi e le proprie nazioni: siamo in presenza di seguaci di Mengele .
La sinistra ha l’ossessione di cambiare la natura umana per costruire una società che loro ritengono ‘utopica’. Il comunismo è stato essenzialmente questo. Ora vogliono fare un salto ulteriore: dopo avere fatto l’elettroshock ai bambini di Bibbiano, per creare in loro falsi ricordi di abusi, vogliono usarlo anche sugli adulti perché imparino ad amare l’invasione.
Siamo in presenza di veri e propri criminali alla Mengele. Solo che scrivono i loro orrori e i crimini che vorrebbero compiere sui giornali.
Come tal Maddalena Marini, ricercAggiungi didascaliaatrice IIT, sul giornale di estrema sinistra radical chic Huffington Post: 
Nel corso degli ultimi decenni, la globalizzazione ha portato a un’intensificazione degli scambi internazionali nella nostra società, favorendo su una scala senza precedenti il crescere dell’economia mondiale e la coesistenza di differenti gruppi socioculturali. 
Tale processo, però, oltre ad avere certamente aspetti positivi molto rilevanti per l’evoluzione della società moderna come il superamento dei confini spazio-temporali, la velocità e la circolazione delle comunicazioni, e l’arricchimento culturale, ha portato a ripercussioni e scontri a livello sociale dovuti allo scambio culturale tra civiltà e culture molto diverse tra di loro. 
Infatti, nonostante la nostra società sia ora popolata da individui appartenenti a diverse culture, la nostra mente riflette ancora le tracce di un’eredità evoluzionistica dove gli esseri umani vivevano in piccoli gruppi composti da individui con caratteristiche genetiche e sociali simili tra loro, portandoci tuttora a preferire le persone che sono socialmente e culturalmente “simili a noi” rispetto a quelle che “differiscono da noi”. 
A conferma di ciò, la ricerca scientifica ha mostrato che la nostra mente contiene stereotipi e pregiudizi che sono legati alle diverse caratteristiche sociali degli individui, quali ad esempio l’etnia, il colore della pelle, il peso, il genere, l’età, l’orientamento sessuale, politico o religioso, la disabilità e la malattia fisica o mentale. 
In particolar modo, è stato provato che tali stereotipi e pregiudizi operano a livello inconscio, cioè senza la nostra consapevolezza, e influenzano il modo in cui percepiamo e ci rapportiamo con gli altri individui, generando anche serie conseguenze. Per esempio, studi hanno dimostrato che i pregiudizi inconsci di tipo etnico/razziale, influenzano persino le decisioni e i comportamenti dei medici e delle altre figure professionali in campo sanitario. 
In particolare, medici con forti pregiudizi inconsci a favore delle persone bianche rispetto a quelle di colore, raccomandano meno spesso trattamenti terapeutici per quest’ultimi nonostante essi mostrino le stesse condizioni di salute e bisogno di cure dei pazienti bianchi. 
Per far fronte a questo problema, i ricercatori negli ultimi 20 anni hanno cercato di creare degli interventi che siano in grado di modificare tali stereotipi e pregiudizi.
 Questi interventi però, nonostante si siano mostrati efficaci hanno prodotto solo risultati limitati, soprattutto, in termini temporali. I loro effetti infatti non sono più presenti dopo qualche ora o giorno. 
L’idea che sto portando avanti con la mia ricerca presso l’Istituto Italiano di Tecnologia è che questi stereotipi siano così instillati nella nostra mente che l’unico modo per cambiarli sia modificare i meccanismi biologici del cervello responsabili della generazione e controllo di tali stereotipi. 
In particolare, i miei studi sono volti all’utilizzo di una procedura, chiamata stimolazione cerebrale non invasiva: tecnica appartenente al campo scientifico delle neuroscienze. 
Le tecniche di stimolazione cerebrale non invasiva sono delle procedure considerate sicure che permettono, inducendo delle piccole correnti elettriche o magnetiche, di modulare i meccanismi attraverso i quali il cervello regola il nostro comportamento. 
Studi che hanno iniziato a utilizzare queste tecniche nel campo degli stereotipi hanno permesso di definire una rete di regioni cerebrali casualmente coinvolte in questi processi e di dimostrare che aumentando o diminuendo l’attività di alcune di queste aree è possibile ridurre la forza degli stereotipi inconsci, come quello di genere in ambito scientifico e del pregiudizio che porta ad associare atti di terrorismo all’essere di origine araba rispetto al non esserlo.
L’uguaglianza è un diritto fondamentale di ogni cittadino e un dovere della nostra società. Le pari opportunità non rappresentano solamente una caratteristica indispensabile per una società democratica, ma anche un fondamento cruciale per l’innovazione, l’economia e il benessere generale di una nazione.
Questo ‘scienziato pazzo’ sta facendo ricerca su come farci l’elettroshock così che non siamo più in grado di difenderci e diventiamo tutti automi. Perché questo si è senza pre-giudizi, l’unica cosa che distingue l’uomo da una bestia senza cervello che ripete sempre gli stessi errori.
Siccome la preferenza verso il simile è naturale, quindi non modificabile nemmeno attraverso l’indottrinamento che hanno portato avanti per decenni, ecco che vogliono direttamente intervenire con una sorta di lobotomizzazione “non invasiva”.
Soldi pubblici utilizzati per studi da criminali di guerra. Anche solo l’idea di manipolare la mente di qualcuno è un crimine. E andrebbe perseguito.
Vogliono renderci automi incapaci di pensare e difenderci dai pericoli.
14 pensieri su “Metodo Bibbiano, ricercatrice studia come usare l’elettroshock per farci amare i migranti” 
Gil  Agosto 21, 2019 alle 9:55 am
Questo studio è la risultante del peggior scientismo. Ovvero un miscuglio di atavici pregiudizi e nozioni antiscientifiche.
lavinia666  Agosto 21, 2019 alle 10:08 am 
Davano a noi “dei Fascisti” solo per difendere i nostri confini, quando loro con scioltezza utilizzano metodi MAI eseguiti su zingari, ma falsamente attribuiti ai tedeschi della prima metà del secolo scorso.
Caspita.
Tra l’altro, dovrebbero farlo a loro, a gli stranieri, l’eletroshock perché siamo noi a morire sotto i colpi inferti e non il contrario, sono stati i primi a manifestare odio nei nostri confronti. Normale una reazione di antipatia nei confronti di chi ti ammazza SENZA MOTIVO i connazionali.
Se queste notizie hanno un flebile fondamento la lega deve renderle pubbliche, magari acquistando una tv libera, dobbiamo avere dei canali per amplificare queste vergognose realtà che vanno addirittura oltre le dottrine kalergiane. Siamo alla follia, la più sfrenata.
Antani  Agosto 21, 2019 alle 10:25 am 
Oh, che belli i “TEDx”… TEDogate anybody?
Mirjam Heine il nome da cercare. Ebrea? Certo che sì.
toppmoeller  Agosto 21, 2019 alle 10:41 am 
Useranno i cellulari per farlo.
 E non ce ne accorgeremo neanche
lavinia666  Agosto 21, 2019 alle 10:42 am Moltissimi anni fa acquistai un vecchio libro di psichiatria trovato in un mercatino rionale, parlava di pratiche di questa natura e citava “eminenti” psichiatri come Jung, mi pare che il nome dell’ospedale fosse Bhurzulzil o qualcosa di simile, adesso non ne ho trovato traccia ma leggevo a proposito della criminale pratica che solo in un breve periodo è stata abbandonata e sia Basaglia che Veronesi ne hanno favorito un largo uso. La fondazione Veronesi sta raccogliendo denaro in tv chiedendo interi lasciti, non spiccioli eh! Tornando alle scosse elettriche non sono assolutamente un metodo di cura, nemmeno per i pazienti psichici, ma Basaglia sosteneva che un cervello che non funziona ha bisogno di una botta come una radiolina a transistor.
Seguirà un spezzone trovato in internet che si ricollega all’altra follia kalergiana di cui parlavo in un altro post: il “diritto di essere soppressi” Quello che leggerete sotto è un accusa (rossa) alle forze tedesche in tempo di guerra.
“lo sterminio di persone affette da disabilità intellettive e gravi disturbi psichiatrici (un procedimento che chiamavano “eutanasia”) perché le loro vite non erano “ degne di essere vissute ”. Durante la prima fase del programma (1940 e 1941) circa 70.000 pazienti psichiatrici tedeschi vennero catturati da un’organizzazione segreta dal nome in codice “T4” (dall’indirizzo del loro quartier generale… “
Antani  Agosto 21, 2019 alle 10:53 am Mengele comunque giocava nei “buoni”.
grullini e gretini  Agosto 21, 2019 alle 10:56 am 
Va diffuso… 
La Decadenza è ormai Degenerazione. 
Se qc avesse fatto uno studio analogo x meglio adattare immigrati a nuova cultura ospitante sarebbe finito in galera.
 Sti studi arriveranno al nobel.
 Presto ti daranno scossettina prima di votare, sempre se rimarrà permesso…  
E l’ipotesi che lo faranno con cellulari senza accorgercene etc…non mi poi tanto una boutade. 
Kalergi peggio del nazismo? 
Franco Freda  Agosto 21, 2019 alle 11:25 am telefonato a suddetto istituo parlato con uff.stampa…imbarazzo vaghi accenni allo studio delle malattie..assicurazioni che mai sara’ usato sull’uomo..leggerezza della mengele in gonnella a parlarne pubblicamente…(non si deve sapere) gli studi continueranno per combattere gli stereotipi..ma e’ ricerca e tale rimarrà..diventeremo tutti automi..”si ma e’ solo uno studio non verra’ applicato nessuno va a toccare la parte piu antica del cervello….” leggerezza misunderstanding non avete capito..ecc..indi continueranno….
Via Morego, 30 16163 Genova, Italy. Tel: +39 010 28961. C.F. 97329350587 – P.I. 09198791007 chiamate..almeno ora sanno che sappiamo..per la leggerezza della aspirante Mengele peccato di vanità…imbarazzo e timore che diventi un caso, questo ho colto dalla mia interlocutrice…ma peccato di vanità ripeto..ora sanno che sappiamo..non servira’ ad un cazzo ma tant’è facta non verba cari camerati
Antani  Agosto 21, 2019 alle 11:40 am 
Grazie del numero.
In Greco si diceva ὕβρις, gran brutto peccato…
Franco Freda  Agosto 21, 2019 alle 11:46 am
 l’uomo gonfia il petto vuoto di fronte a Dio..e attenti..Natura non facit Saltus..Miriam Heine..non sanno chi sia..ca va sans dire..pero’ sono dei Mengele simpatici..molto alla mano..come deve essere..
lavinia666  Agosto 21, 2019 alle 2:22 pm 
Kalergi peggio del razzismo?
Beh dipende da che parte stai.
Benigno Maria Masculini  Agosto 21, 2019 alle 1:16 pm 
Basterà essere ricoverati per un qualsiasi motivo, ed ecco che interverranno, dopo aver visto la pagina Facebook e le idee, con una semplice operazione di pochi minuti. Tutti sono in pericolo, è la massima espressione di dittatura. Non li ferma nessuno, sono capaci di tenere un vecchio sedato profondamente senza acqua per una settimana per farlo morire, hanno usato impulsi elettrici sui bambini per far loro accusare i genitori, figuriamoci se avranno scrupoli di utilizzare gli stessi metodi degli impulsi su qualche “fascista” ricoverato per un banale motivo. Sono tempi bui, parlano di diritti ma è la menzogna a farla da padrone, metteranno per legge vaccini e pratiche sanitarie obbligatorie, pena la perdita del posto di lavoro
Antani  Agosto 21, 2019 alle 2:18 pm 
Io su faceberg sono sia negro e omosessuale, sia ebreo etiope, sia islamico. Sono stato persino gattara per un periodo. Ma fascista mai.
lavinia666 Agosto 21, 2019 alle 2:33 pm 
x Antani   qua si, allora grazie per averci regalato la tua “fantasiosa” parte migliore.
 x Benigno ho riso sino alle lacrime leggendo il tuo serissimo e giustificato post, perché mi è venuto in mente un film comico in cui uno sfortunato avvocato andato sotto i ferri per una piccola operazione di routine e si è ritrovato al risveglio con due grosse tette. Nell’operazione successiva gli hanno cambiato definitivamente sesso… sempre a sua insaputa, si intende.
Cosi se ci capitasse di fare una pulizia dentale, abiureremo preventivamente tutti i nostri “cattivi” pensieri espressi qua o altrove.



classico

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