sabato 14 dicembre 2019

Oh come godo !

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ESTRATTO

LA BOLLA DELLA SINISTRA FUCSIA  Maurizio Blondet 13 Dicembre 2019

Boris Johnson e  con lui i conservatori hanno conquistato la maggioranza persino nella Blyth Valley, desolata plaga post-industriale del Northumberland in cui l’elettorato  votava “rosso” dal 1950:  e rossi duri. Il programma di Corby  era davvero socialista,  a cominciare dalle nazionalizzazioni. –  Allo stesso modo ha votato tories – inaudito  – il “paese nero”  –  dall’antico ricordo del carbone estratto che alimentò la prima  gigantesca rivoluzione  industriale, Northumberland, Stoke-on-Trent, Wolverhampton North East, West Bromwich East  Sedgefield  tradizionale feudo di Tony Blair.
E’ più di “una   sconfitta, ma una disastrosa rotta, con il voto di Labour che precipita in collegi un tempo  sicuri”, scrive  il Telegraph  esultante, “il muro rosso  che crolla”.
(e il Regno Unito fa ciao-ciao)
Pour ceux qui avaient encore un doute, les Britanniques veulent vraiment le #Brexit. Le second référendum souhaitait par certains a eu lieu ce jeudi 12 décembre 2019 et il confirme celui de 2016. Le #Brexit aura lieu le 31 janvier, comme prévu.
Ci sono analogie con le nostre regioni rosse? Vedremo. Ma una analogia è già vistosa: “la  bolla psichica di Londra”, radical chich  e “liberal” fucsia,  anche  quelli che  votano Tories  ma hanno guardato a Boris Johnson come a un pittoresco mattoide  –  non ha visto arrivare la frana: né i sondaggisti, né gli esperti da talk  show.
I  sondaggisti si sono spinti a profetizzare per Boris un successo limitato,  alcuni anche un sostanziale testa e testa di Corbyn,  che avrebbe dato al vincitore  un parlamento metà e metà, che avrebbe  dovuto obbligare  il biondo a fare un governo di coalizione.   Vedrete,  andrà così, dicevano i politologi interpellati dalla BBC.
Ricordate? “Hillary in testa” ci assicurava la celebre corrispondente  RAI da  New York. E’ il vizio della sinistra fucsia: in fondo  fanno i sondaggi chiedendo agli  amici durante  l’apericena e  le riunioni di redazione  o  la manifestazione per il Clima e interrogano le sardine.
E’ LA BOLLA  IN CUI VIVONO.
In Inghilterra come da noi, a votare Brexit o Salvini la cementizia convinzione che solo anziani di scarsa istruzione,”deplorevoli” e “senza denti”  potevano aver paura del nuovo; i giovani voteranno Corbyn, che senza dirlo chiaro  faceva  balenare un  secondo referendum, dove avrebbe vinto il “remain”:  loro “sentivano” che sempre più inglesi si erano pentiti di aver votato Brexit, ed ora volevano un nuovo referendum – per  restare in quella meravigliosa gabbia tedesca che è  la UE, con la sua crescita letargica.
Titolo di Repubblica giugno 2017: gli inglesi si sono pentiti
(Fassino, celebre per le sue previsioni)
Se questa era il sentimento nella bolla  di Londra-City, incapace di sentire che nel paese nero  uno dei motivi che ha fatto girare le spalle al Labour  è stato proprio la sua ambiguità  sul Brexit  FIGURATEVI NELLA BOLLA DELLE BOLLE, FRA BRUXELLES E  BERLINO.
“Almeno non sentiremo più certi responsabili eurocrati  a Bruxelles  che il Brexit non avrà luogo, che i britannici sono “pragmatici” e  quelli che aspettavano un secondo referendum: IL SECONDO REFERENDUM È QUESTA VOTAZIONE. IL BREXIT AVRÀ LUOGO IL 31 GENNAIO.
Le conseguenze per l’eurocrazia  sono delineate con la  suprema lucidità da Ambrose Evans Pritchard:
“OGGI, DI COLPO,  “LA GRAN BRETAGNA È  L’UNICO GRANDE PAESE DELL’EUROPA OCCIDENTALE CON UN GOVERNO PERFETTAMENTE FUNZIONANTE, IN GRADO DI PRENDERE MISURE RADICALI E SPAZZARE VIA OGNI RESISTENZA.
Per contro, Francia, Germania, Italia e Spagna sono tutte in turbolenza politico-sociale  o hanno una dirigenza paralizzata. 
Il centro di governo si sta sgretolando ovunque, ma non in Gran Bretagna.  Questa asimmetria politica tra un governo britannico unificato, fiducioso e ben armato e un continente demoralizzato e frammentato conta moltissimo. BRUXELLES NON PUÒ PIÙ GIOCARE A DIVIDERE E GOVERNARE IL GIOCO A WESTMINSTER”, COME HA FATTO FINO A IERI. E A  PROPOSITO DELLE SINISTRE PREVISIONI DI NAZIONE ROVINATA DALLA SUA  SEPARAZIONE DALLA UE, E SOLA SOLETTA NEL VASTO MONDO.
SICCHÉ GLI EUROCRATI CHE CONTA(VA)NO CHE “ BORIS DOVRÀ ARRENDERSI A TUTTE LE RICHIESTE DI MICHEL BARNIER  (CHE GUIDA LA TASK FORCE  EUROCRATICA  PER TRATTARE I DETTAGLI DELL’USCITA CON LONDRA)  PER OTTENERE ACCORDI COMMERCIALI CON LA UE ALLA SVELTA E A QUALUNQUE COSTO”, SI FANNO DELLE ILLUSIONI, DICE  EVANS PRITCHARD :   BORIS, COME SI VEDE, HA UN TESORETTO E UN CUSCINETTO FINANZIARIO,  “MENTRE L’EUROPA È FERITA ED ESAURITA; È PERICOLOSAMENTE VICINA ALLA DEFLAZIONE STRUTTURALE ED  HA UNA SOGLIA DI DOLORE BASSA.
UNA BELLISSIMA ETEROGENESI DEI FINI:  TANTO PIÙ SE SI PENSA CHE NEI MESI SCORSI,  L’OLIGARCHIA  DI BRUXELLES (VEDI MARTIN SELMAYR, IL BADANTE DI JUNCKER ) HA CERCATO I  MODO DI  PUNIRE L’INGHILTERRA PER LA SUA DECISIONE, FACENDOLE PAGARE UN PREZZO ALTISSIMO, ANCHE PER NON  FAR VEDER AD ALTRI CHE, FUORI DALLA UE, SI PROSPERA.
 “LA FEROCE UMILIAZIONE CHE  HANNO INFLITTO A THERESA MAY, OBBLIGANDOLA A PRESENTARE AL  PARLAMENTO UN ACCORDO IN TALI TERMINI CHE NESSUNO STATO SOVRANO POTEVA RAGIONEVOLMENTE ACCETTARE”, HA AVUTO ANCHE QUESTO EFFETTO COLLATERALE: DI AGGRAVARE L’ULTIMA RECESSIONE E SPINGERE LA ZONA EURO IN PROFONDITÀ IN UNA CRISI STRUTTURALE.
SI AGGIUNGA CHE QUESTA GENIALE CLASSE DIRIGENTE UE-TEDESCA  SI È POSTA IN ROTTA DI COLLISIONE CON  L’AMERICA DI TRUMP, MENTRE OVVIAMENTE BORIS HA RAPPORTI OTTIMI.
Si aggiunga l’evidente cambiamento del  pensiero francese – e  di Macron –  l’impazienza   verso  la UE frenata da Berlino, e  LA NATO IN MORTE CELEBRALE.  Macron ha un interesse decisivo a tenersi Londra  – la sola che abbia un’altra decente forza armata – 
FORSE CHE ALBEGGIA NELLA OLIGARCHIA DI BRUXELLES  E  NELLA  LEADERSHIP TEDESCA  UNA CONSAPEVOLEZZA DEL DISASTRO A CUI HANNO RIDOTTO “IL SOGNO EUROPEO”? MACCHÈ. DOPO  L’ALTERCO CHE HANNO AVUTO CON TRUMP  AL VERTICE NATO, LA VON DER LEYEN E I SUOI BOYS AL  POTERE A BRUXELLES   HANNO CONCEPITO UN PIANO GRANDIOSO: “I LEADER DELLA UE RITENGONO CHE È ORA CHE L’EURO DEBBA SVOLGERE UN RUOLO PIÙ AMPIO PER COMPETERE CONTRO GLI STATI UNITI E  LA CINA”. NE HA DATO NOTIZIA IL FINANCIAL TIMES
L’euro, moneta disfunzionale per volontà tedesca, dovrebbe  diventare moneta di riserva da  far paura al dollaro  e contrastate pure  Pechino, già che c’è. L’ECONOMISTA ASHOKA MODY,  DI SOLITO COMPASSATO,  SI  È DOMANDATO QUALE SOSTANZA ILLEGALE STIANO FUMANDO NEGLI UFFICI DI BRUXELLES.
"EU leaders believe the euro needs to play a larger role in order to compete against the US and China" What illegal substance are euro leaders inhaling?
Forse è la chiave giusta per capire: la bolla in cui  vivono i privilegiati, che anche in Italia   non ha  permesso di vedere il trionfo di  Boris Johnson, come già prima di Trump. MA LA DROGA SI CHIAMA ARROGANZA E  DELIRIO DI POTENZA. 

Un Commento


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Anche in Italia abbiamo bisogno di UN CIUFFO BIONDO...conciamo Salvini e convertiamolo in un John Boris Trump...Nostrano. La Bionda ce l'abbiamo per fare un Tao anti degenerati. 

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