lunedì 28 ottobre 2019

Ritorno alle origini

                     
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Tanti anni fa ci si riferiva alla VERDE UMBRIA.                                                  
                                     

Poi vennero le "Umbrie Rosse", ora fugate dalla VITTORIA della Lega, FdL e purtroppo di FI. Causa Il tradimento della "cosiddetta sinistra" che da PCI s'è trasformata DMC DemoNIOcristiana.

Le "veline" sgovernative golpiste in sceMeggiata a  Narni hanno preso una bella BATOSTA, tanto è vero che: ...

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L’Umbria è l’ultima chiamata, Mattarella: il popolo vuole votare 
Ottobre 28, 2019  
Il popolo è andato in massa alle urne, in Umbria, non solo per il voto locale ma, soprattutto, per dire al regime che vuole scegliersi il proprio governo.
L’Umbria ha dato l’avviso di sfratto al governo di Bibbiano. Lì dove il Pd poteva candidare chiunque e vincere, la Lega ha doppiato la ex sinistra alleata con i grillini: un bagno di sangue, più che un’elezione.
Davvero il M5s credeva alla follia di andare al governo con quello che, fino a pochi giorni prima, definiva il “Partito Di Bibbiano”, e non scomparire? Davvero pensava di farci un governo senza pagarne le conseguenze? Di allearcisi in una regione dove aveva lottato, fino a poche settimane prima, perché i ladroni della sanità si dimettessero? Folli.
Ma al di là della scemenze grilline, il dato che esce da queste elezioni è una potente conferma di quello che già sapevamo: il governo è abusivo. La maggioranza in Parlamento non ha alcuna relazione con la maggioranza degli italiani. 
Se trasliamo i risultati umbri a livello nazionale, abbiamo i sovranisti al sessanta per cento: non è concepibile che chi ha il doppio dei voti dell’attuale governo stia all’opposizione. Non lo è in una democrazia.
Abbiamo un regime che rimane abbarbicato al formalismo parlamentare per non cedere il potere ed eleggere, di nuovo, un Presidente della Repubblica senza supporto popolare, così da mantenere la propria tenaglia sull’ultima ridotta che consente al regime di sopravvivere: la Corte Costituzionale.

E’ intollerabile. Mattarella deve capire che questa è l’ultima chiamata. Per lui e per la Repubblica italiana: non può fingere di non capire che in alcuna democrazia può reggere un governo che non ha la maggioranza nel Paese. Che l’abbia in Parlamento per alchimie più da bordello di Caracas che da agorà greca, non conta e non basta: o sciogli le Camere, Mattarella, o le scioglierà il popolo.
Presto, sarà tardi. Perché se dopo un altro voto come questo, il popolo dovesse rendersi conto che votare non conta, e che votando una cosa ottiene l’opposto, allora sarà la violenza. E non basterà chiudersi al Quirinale per salvarsi. 
Lo vedi quel luccichio in lontananza? Non è oro. E’ la lama della ghigliottina. 
                                                             
                      

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