lunedì 11 novembre 2019

Non è il Parlamento sovrano, è  il Popolo ! E che il Popolo batta non un colpo, ma tanti colpi sui "golpisti".
 
 
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Casomai, è un PARTICIPIO PRESENTE !!!!
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Come lo Yogurth di soia...ti butto !
                                                
 
 
 
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Salvini a Palazzo Chigi, prenotando il Quirinale per Draghi  
 
Scritto l'11/11/19 
 
Possibile intesa tra Salvini e Draghi: il leghista a Palazzo Chigi e l’ex capo della Bce al Quirinale dopo Mattarella. Se invece l’ipotesi salta, potrebbe tornare in corsa addirittura Prodi: gli stessi 5 Stelle, alla scadenza del mandato di Napolitano, lo avrebbero votato volentieri. Lo ricorda il saggista Gianfranco Carpeoro, nel monitorare la crisi del Conte-bis: come ampiamente previsto dallo stesso Carpeoro già a inizio settembre, l’esecutivo giallorosso sembra avere le ore contate, grazie anche al disastro dell’Ilva. «Servirebbero miliardi per rimediare innanzitutto al problema ambientale di Taranto, ma quei soldi non li abbiamo: sarebbe urgente ripristinare l’Iri e riprenderci le partecipazioni statali, il patrimonio nazionale che le multinazionali ci hanno portato via grazie a uomini come Prodi, che poi – dopo aver eseguito gli ordini – è stato infatti premiato, finendo a Palazzo Chigi». Il guaio? COME PAESE, L’ITALIA NON ESISTE QUASI PIÙ: «NEGLI ANNI OTTANTA ERAVAMO LA QUARTA FORZA DEL MONDO, OGGI CI FACCIAMO DETTARE LA LINEA DAL GIUSTIZIALISTA MARCO TRAVAGLIO». Del resto, al governo siedono «ectoplasmi» come Di Maio e Zingaretti. Così Salvini ha gioco facile, e già si scalda in panchina: vorrebbe le elezioni anticipate in primavera per diventare primo ministro. E per farlo si copre le spalle, “candidando” Draghi al Quirinale.
L’ipotetico connubio Salvini-Draghi, dice Carpeoro in video-chat su YouTube con Fabio Frabetti di “Border Nights”, è il frutto di una raffinata operazione condotta dal leghista GIANCARLO GIORGETTI, DA SEMPRE IN BUONI RAPPORTI CON IL SUPER-BANCHIERE. In cambio dell’appoggio della Lega verso il Colle, Draghi potrebbe indurre il grande potere a cessare le ostilità nei confronti di Salvini? A condizione, probabilmente, che lo stesso leader leghista scenda a più miti consigli: COME AL SOLITO, SOSTIENE CARPEORO, IL POTERE NON FA ALTRO CHE PROVARE A “DISINNESCARE” POLITICI TEORICAMENTE ANTAGONISTI, “NORMALIZZANDOLI” E PORTANDOLI DALLA SUA PARTE. FINIREBBE COSÌ ANCHE SALVINI, NEL CASO SI REALIZZASSE IL DISEGNO DI GIORGETTI? PERALTRO SONO IN POCHI A CREDERE AL “PENTIMENTO” DELL’ULTRALIBERISTA DRAGHI, MASSONE REAZIONARIO, GRAN SIGNORE DELL’AUSTERITY EUROPEA. UN UOMO PRAGMATICO: HA FATTO RICORSO AL QUANTITATIVE EASING QUANDO HA CAPITO CHE GLI CONVENIVA. «Non c’è niente di più duttile del potere, nel cambiare rapidamente posizione a seconda delle circostanze». Che Draghi ambisca a diventare presidente della Repubblica, poi, non è un mistero. Né si vede come il Pd o Renzi potrebbero votargli contro.
«In ogni caso, sembra che per l’Italia la situazione sarebbe a saldo zero», sintetizza Frabetti, sia che nasca il tandem Salvini-Draghi, sia che rispunti Romano Prodi. Elezioni anticipate o meno, non si vedono le premesse per nessuna vera svolta politica: nessun partito italiano (nemmeno la Lega) sembra attrezzato per un cambio di passo. «E COSÌ – DICE CARPEORO – AGLI ITALIANI NON RESTA CHE TENTARE DI GALLEGGIARE, COME ACCADE DA DECENNI», MENTRE IL PAESE VIENE SPOLPATO. All’annosa crisi dell’Ilva si aggiunge, tanto per gradire, la perdita definitiva della Fiat: gli Elkann cedono sostanzialmente il timone ai francesi del gruppo Psa. Dalla politica italiana, silenzio di tomba. Dettagli incresciosi: il partito più rappresentato in Parlamento, il Movimento 5 Stelle, è sulla via dell’estinzione. Ha già perso metà dei voti, e potrebbe perdere anche l’altra metà: alle regionali umbre, si è fermato appena sopra il 7%. Con questo tipo di consenso, è impossibile scommettere sul futuro del Conte-bis. Salvini e Draghi, dunque? «Intanto, Draghi ha fatto sapere di aver apprezzato la proposta», dice Carpeoro. E a gennaio incombono le regionali in Emilia: salvo miracoli, è difficile che Di Maio e Zingaretti possano sopravvivere a un’eventuale sconfitta.
 
Un Commento

per andare dove? L'EU ci odia, gli europei pure. Non è meglio restare e contrastare? Che facciamo? Emigriamo in africa e lasciamo l'Italia ai nigers islamici? Salvini ha detto una stronzata, mario draghi è il primo nostro nemico, anche più pericoloso di stendipasta. Ci toccherà votare la Giorgia...e rifacciamo il giro ! Che schifo...ma un poco di Orgoglio e Dignità NON guastano !
classico

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