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Quale è il limite del contante?
Dunque, dal 1° gennaio del 2020, il limite massimo consentito per TRASFERIMENTI di denaro contante è di 1.999,99 euro. Oltre tale soglia, ossia a partire da 2.000 euro, è obbligatorio usare strumenti di pagamento tracciabili come bonifici, assegni non trasferibili, carte di credito, bancomat.
Quando è vietato il trasferimento di denaro in contanti?
Tali limiti valgono anche quando il pagamento viene frazionato in più trance che, singolarmente prese, sono inferiori al limite. Ciò, al fine di evitare artificiose intese volte ad eludere la normativa.
È, tuttavia, ammesso il versamento in rate di contanti (a condizione che la singola rata non superi detto tetto) quando queste sono frutto di un precedente accordo contrattuale (si pensi al pagamento rateale al dentista di una cura che si sviluppa in più sedute o all’avvocato sulla base dello stato della causa) o delle consuetudini commerciali (si pensi al pagamento delle fatture della ditta di lavori edili che avviene secondo SAL, stato di avanzamento lavori).
Il limite ai contanti si applica non solo alle vendite, ma a qualsiasi tipo di scambio: quindi, anche alle donazioni e ai prestiti.
QUANTO CONTANTE PUÒ PRELEVARE IN BANCA UN PRIVATO?
I suddetti limiti ai contanti non valgono per prelievi e versamenti sul conto corrente: in tali casi, infatti, non si verifica un passaggio di denaro tra soggetti diversi; difatti, nonostante il depositario dei soldi sia la banca, il titolare resta sempre il correntista. Quindi, non ci sono limiti ai prelievi in banca da parte di un privato.
Quando è vietato il trasferimento di denaro in contanti?
Tali limiti valgono anche quando il pagamento viene frazionato in più trance che, singolarmente prese, sono inferiori al limite. Ciò, al fine di evitare artificiose intese volte ad eludere la normativa.
È, tuttavia, ammesso il versamento in rate di contanti (a condizione che la singola rata non superi detto tetto) quando queste sono frutto di un precedente accordo contrattuale (si pensi al pagamento rateale al dentista di una cura che si sviluppa in più sedute o all’avvocato sulla base dello stato della causa) o delle consuetudini commerciali (si pensi al pagamento delle fatture della ditta di lavori edili che avviene secondo SAL, stato di avanzamento lavori).
Il limite ai contanti si applica non solo alle vendite, ma a qualsiasi tipo di scambio: quindi, anche alle donazioni e ai prestiti.
QUANTO CONTANTE PUÒ PRELEVARE IN BANCA UN PRIVATO?
I suddetti limiti ai contanti non valgono per prelievi e versamenti sul conto corrente: in tali casi, infatti, non si verifica un passaggio di denaro tra soggetti diversi; difatti, nonostante il depositario dei soldi sia la banca, il titolare resta sempre il correntista. Quindi, non ci sono limiti ai prelievi in banca da parte di un privato.
NDR Grazie per avercelo precisato: Non l'ha fatto NESSUNO dei cosiddetti economisti ed esperti finanziari. TdC !
Ozzac, acronimo di "Ca22o" |
Né l’Agenzia delle Entrate ha il potere di eseguire i controlli. Controlli ammessi solo nei confronti degli imprenditori per i quali vige il limite di 1.000 euro nell’arco del singolo giorno e di 5.000 nell’arco del mese. Oltre tali soglie, l’imprenditore è tenuto a giustificare in contabilità l’utilizzo del denaro prelevato.
Stando così le cose, la banca non potrà né impedire al correntista di prelevare dal conto somme superiori alla tracciabilità, né informare di ciò l’ufficio delle imposte.
Quanto si può prelevare in contanti al mese?
Tuttavia, bisogna tenere conto che, per prelievi superiori a DIECIMILA EURO nell’arco dello stesso mese, la banca è tenuta ad effettuare una segnalazione alla Uif, l’Unità di Informazione Finanziaria, che a sua volta valuterà se notiziare di ciò la Procura della Repubblica. Ciò al fine del contrasto al riciclaggio del denaro sporco e ai crimini di maggiore gravità (come il contrabbando). Non c’entra quindi l’aspetto fiscale, seppur nulla toglie che la Procura trasmetta il fascicolo all’Agenzia delle Entrate se rilevi gli estremi di un reato tributario. L’evasione fiscale sotto le soglie di punibilità penale non implica quindi un processo, ma una semplice sanzione amministrativa.
Stando così le cose, la banca non potrà né impedire al correntista di prelevare dal conto somme superiori alla tracciabilità, né informare di ciò l’ufficio delle imposte.
Quanto si può prelevare in contanti al mese?
Tuttavia, bisogna tenere conto che, per prelievi superiori a DIECIMILA EURO nell’arco dello stesso mese, la banca è tenuta ad effettuare una segnalazione alla Uif, l’Unità di Informazione Finanziaria, che a sua volta valuterà se notiziare di ciò la Procura della Repubblica. Ciò al fine del contrasto al riciclaggio del denaro sporco e ai crimini di maggiore gravità (come il contrabbando). Non c’entra quindi l’aspetto fiscale, seppur nulla toglie che la Procura trasmetta il fascicolo all’Agenzia delle Entrate se rilevi gli estremi di un reato tributario. L’evasione fiscale sotto le soglie di punibilità penale non implica quindi un processo, ma una semplice sanzione amministrativa.
Un Commento
Parimenti l' “assegno normale” è tracciabile, dal momento che c'è stampato NON TRASFERIBILE, Noh? Anche perché le banche ti spingono a non usare l'assegno per ritirare stipendio o pensione...Ma Noi che NON siamo coglioni, useremo sempre lassegno cartaceo, che NON PUO' essere fatto fuori telematicamente ! NOI Romani Moderni ci mangiano i fichi e buttiamo le "cocce"....Mattarella Conte Di Pejo Rom-ett tutti e due Italia Morta: Prrrrrr !
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