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La Russia è pronta a staccarsi da internet
1 Novembre 2019 Autore: Paolo Remer
La Russia è pronta a staccarsi da internet.
Potrà disconnettersi in qualsiasi momento dalla rete internet mondiale. Putin giustifica la misura come difesa da attacchi, ma per molti è una forma di censura.
Da oggi, entra in vigore in Russia la legge, voluta dal presidente Vladimir Putin, che consente allo Stato il potere di scollegare il Paese dalla rete Internet globale, per “ragioni di sicurezza nazionale” e in particolare per potersi difendere dagli attacchi informatici lanciati dall’estero.
Lo comunica l’agenzia Adnkronos che riporta anche i principali commenti sulla vicenda. Si tratta, secondo i critici, di una misura che aumenta i poteri di censura del Governo.
In caso di attacchi informatici, la Russia sarà collegata attraverso una nuova rete internet, chiamata Runet, che sarà autonoma e funzionerà esclusivamente all’interno dello Stato. Potrà filtrare tutto il traffico che arriva dall’esterno e quindi agire come strumento di controllo preventivo e di selezione delle informazioni e notizie.
“Questa è la prima volta che lo stato ha il pieno controllo tecnico su Internet”, afferma Alexander Isavnin dell’organizzazione russa anti-censura Roskomsvoboda.
Per attuare la misura, tutto il traffico internet russo verrà convogliato attraverso degli hub presenti nel Paese, per i quali però manca ancora la necessaria infrastruttura. Gli Internet provider, in base alla nuova legge, saranno obbligati a dotarsi delle necessarie tecnologie per attuare questa transizione.
Appena le componenti tecniche saranno pronte, tutte le comunicazioni digitali di imprese, cittadini e pubbliche amministrazioni dirette da o verso la Russia saranno dirottate sulla nuova rete interna anziché su router internazionali che non garantiscono il controllo.
Anche per Reporter senza Frontiere, la nuova legge serve ad aumentare la censura sul web e viola quindi le libertà fondamentali di espressione. Il provvedimento era stato firmato da Putin lo scorso maggio.
Da oggi, entra in vigore in Russia la legge, voluta dal presidente Vladimir Putin, che consente allo Stato il potere di scollegare il Paese dalla rete Internet globale, per “ragioni di sicurezza nazionale” e in particolare per potersi difendere dagli attacchi informatici lanciati dall’estero.
Lo comunica l’agenzia Adnkronos che riporta anche i principali commenti sulla vicenda. Si tratta, secondo i critici, di una misura che aumenta i poteri di censura del Governo.
In caso di attacchi informatici, la Russia sarà collegata attraverso una nuova rete internet, chiamata Runet, che sarà autonoma e funzionerà esclusivamente all’interno dello Stato. Potrà filtrare tutto il traffico che arriva dall’esterno e quindi agire come strumento di controllo preventivo e di selezione delle informazioni e notizie.
“Questa è la prima volta che lo stato ha il pieno controllo tecnico su Internet”, afferma Alexander Isavnin dell’organizzazione russa anti-censura Roskomsvoboda.
Per attuare la misura, tutto il traffico internet russo verrà convogliato attraverso degli hub presenti nel Paese, per i quali però manca ancora la necessaria infrastruttura. Gli Internet provider, in base alla nuova legge, saranno obbligati a dotarsi delle necessarie tecnologie per attuare questa transizione.
Appena le componenti tecniche saranno pronte, tutte le comunicazioni digitali di imprese, cittadini e pubbliche amministrazioni dirette da o verso la Russia saranno dirottate sulla nuova rete interna anziché su router internazionali che non garantiscono il controllo.
Anche per Reporter senza Frontiere, la nuova legge serve ad aumentare la censura sul web e viola quindi le libertà fondamentali di espressione. Il provvedimento era stato firmato da Putin lo scorso maggio.
Un Commento
Fakeari: E' SOLO difesa dei Confini Nazionali. In Russia non stannno a culo aperto per farsi incetriolare. Sono Uomini, non cazzabubbole color "allegro". Fatevene una regione: magari la verde Umbria, perché No?
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