domenica 3 novembre 2019

FURBATE MARRONE SCURO, ANZI SCURISSIMO

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Non è che mi'nteresso di calcio, canzonette, giochi e giochini tutti truccati, però odio i prepotenti millantatori e bugiardi.
 
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voxnews.info

Balotelli si è inventato tutto: “Nessun coro ‘razzista’, andava espulso” 

Novembre 3, 2019

Nessuno allo stadio ha sentito presunti cori ‘razzisti’ contro di lui. Li ha sentiti solo Mario Barwuah in arte Balotelli.
Non li ha sentiti nemmeno l’allenatore del Verona, Ivan Juric, che non ci sta: “Non ho paura di dire che non è successo niente. Grandi fischi e sfottò, ma nessun coro razzista. Non c’è stato proprio niente. Io sono croato e piglio “zingaro di m…”, perché la tendenza in Italia purtroppo è questa. Però oggi non c’è stato niente di niente. Perché Balotelli ha reagito così? Chiedete a lui perché. Quando ci sono i cori, che prendo anche io e mi fanno schifo, non ho problemi a dirlo. Anche se vengono dai miei tifosi mi fanno schifo. Ma non la mettiamo così, è una bugia. Non diciamo cazzate”.
Balotelli sente le voci come Kabobo. E con la scusa del ‘razzismo’ si è evitato anche l’ammonizione già comminata.
Mario Barwuah.  I suoi genitori biologici si chiamano Thomas y Rose Barwuah. Giunsero dal Ghana in terra europea, in cerca di fortuna. In cerca di migliori opportunità, si trasferirono ancora, finendo dall’altra parte dell’Italia, a Bagnollo Mella, un sonnolento paesino in provincia di Brescia, nel profondo Nord. Il signor Barwuah ricorda che il figlio trascorreva ore e ore giocando a pallone. La famiglia si trovava sempre in situazioni precarie e, quando dovette essere operato per un problema intestinale, genitori chiesero aiuto ai servizi sociali, che proposero che il piccolo Mario fosse accolto in una famiglia che potesse offrirgli uno spazio adeguato dove poter trascorrere la convalescenza. Fu scelta la famiglia formata da Francesco e Silvia Balotelli, che vivevano a Concesio, nei dintorni di Brescia. Si decise che Mario sarebbe stato con i Balotelli per un anno, però, una volta trascorso questo periodo, venne concessa una proroga di altri 12 mesi e così, poco a poco, quel bambino di origini ghanesi si allontanò sempre più dalla sua famiglia biologica. 
E’ doloroso per Thomas Barwuah lui ricordare che suo figlio ha dichiarato di essere stato abbandonato in un ospedale e che lui e la madre lo avevano cercato solo quando era diventato ricco e famoso. “Sapete cosa ha detto?” – dice il signor Barwuah – “Che lo picchiavamo quando era piccolo. E’ una bugia. Gli abbiamo dato solo amore”. Un’immagine dell’album di famiglia sembra dargli ragione. Si vede la madre, Rose, con Mario e suo fratello Enoch, che giocano sorridenti. La verità probabilmente non si saprà mai.

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