mercoledì 18 novembre 2020

Lo Stato che dovrebbe processare se stesso

Lo Stato che dovrebbe processare se stesso

Testo di Anonimo mercoledì 18 novembre 2020

E' partita la guerriglia legale per la disattivazione dei DPCM. Oggi, 17 novembre 2020, tutti i Prefetti, i Comandi delle Forze dell’Ordine e i Sindaci degli oltre 8mila Comuni d’Italia hanno trovato nella loro casella di posta elettronica la richiesta formale ed urgente di disapplicazione dei DPCM emanati dal Presidente Conte da febbraio a novembre 2020. L’iniziativa è promossa dall’ACU, l’Associazione Nazionale Consumatori Utenti ed è sostenuta dalla Marcia della Liberazione e mira a chiedere la non esecuzione immediata, in autotutela, in base agli art. 27 e 28 della Costituzione, dei provvedimenti che impongono misure lesive della libertà personale quali:


- La detenzione domiciliare (Cd. Lockdown);

- La chiusura o la limitazione dell’orario di apertura e di erogazione del servizio al pubblico delle attività commerciali e professionali e delle scuole;

- La chiusura della circolazione o l’imposizione delle mascherine.

Nel documento inviato si precisa, inoltre, che in caso di mancata accoglienza della richiesta si procederà a segnalare alla competente Autorità Giudiziaria l’illegalità e illegittimità degli illeciti poiché l’Acu e la Marcia della Liberazione sono intenzionati ad andare avanti fino a quando non verrà rispettata la Costituzione che prevede la possibilità di conferire poteri speciali al Governo solo nel caso in cui sia stato dichiarato lo stato di guerra (ex art. 78 Cost.).

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