Vietato sorridere! Testo di Fulvio Grimaldi sabato 2 maggio 2020
A questo scopo servono le mascherine, all’inizio derise dall’alto clero tecno-scientifico come inutili e ora scoperte strumento di odio sociale (divide et impera) dei delatori che le portano nei confronti di chi insiste a metterci la faccia... Mascherina o no, distanza sociale o no, l’influenza te la becchi o no per i cazzi suoi, come ogni anno. Allora perché la mascherina? Perché, quando vado per strada nel mio paese, non riconosco e non saluto più nessuno. E quindi con nessuno scambio parole. E viceversa. E così, fuori casa, ognuno diventa nessuno. Privo di identità, sovranità di sé, come già compiuto con i vari strumenti dell’UE, Nato, globalizzazione, nazionicidio. Un mondo di “nessuni”, tutti uguali, uniformi, livellati, anonimi.
Ma distanti. E senza sorriso, segno empatico indispensabile di comunità di specie, e poi di conoscenza, affinità, familiarità, complicità, intesa.
Il primordiale segnale di solidarietà, di avvicinamento, di incontro. Non ci deve essere. Significa assembramento di pensieri e sentimenti. Pericolosissimo.
Commento Anonimo sabato 2 maggio 2020 17:25:00 CEST
a parte le "mascherine" che sono fatte di tessuto sintetico che impedisce la respirazione, perciò me le faccio in casa con cotone o lino o canapa [un vecchio vestito] c'è da dire che la "ben disposizione" fra il "prossimo" non c'era neanche prima. Quindi chi vuole può parlare "alle spalle" del precedente "avventore" ad 1 metro e senza BAVAGLIO. Se accetta la conversazione, Abc
Mascherina NON traspirante |
Mascherina traspirante |
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