E la dittatura dei cialtroni impose all’Italia il reato di vivere
Scritto il 30/5/2020Marcello Veneziani, “E la dittatura impose il reato di vivere”, da “La Verità” del 26 maggio 2020).
L’Italia si avvia a diventare un regime totalitario temperato
dall’inefficienza e dal ridicolo. Con la scusa della salute è stato
introdotto il divieto di sbarco agli italiani in piazza, al bar, al
ristorante, sulle spiagge; ora mitigato da libertà provvisoria, con la
condizionale. I veri clandestini sono gli italiani, sorpresi a consumare
all’aperto il più losco dei crimini: il reato di vivere. L’eversione ha
un nome preciso: movida. Acchiappatelo, fa la movida. È pericoloso, ha
un’arma in pugno, lo spritz. Gli unici che hanno diritto di sbarco sulle
nostre coste senza dover prenotare lo scoglio né il tavolo o stare a
distanza regolamentare, sono i migranti, che è reato chiamare
clandestini. Appena sbarcano ricevono la mascherina vanamente cercata
dagli italiani per mesi. Difatti hanno ripreso a sbarcare in massa,
incoraggiati dalle aperture dell’Italistan e dall’imam che si professa
papa. In omaggio ai nuovi arrivati le nuove mascherine promesse dal
floppista Commissario agli Interventi Immaginari, detto Arcuri, saranno
burqa o chador; ma in virtù della parità dei diritti
non saranno riservati alle donne ma estesi pure ai maschi e agli
asmatici che così potranno soffocare liberamente per strada, nella loro
anidride carbonica.
Dopo un’ottantena di reclusione ci è stata concessa l’ora d’aria, che
è poi la tregua in corso. Gli italiani clandestini per strada sono
stati regolarizzati dalla legge Bruttavecchia (simmetrica alla legge
Bellanova sui migranti); ma col preciso avvertimento che
saremo controllati, limitati, dovremo prenotare tutto, dal prete allo
scoglio, dal barbiere al bar, fare i turni per respirare. Dovremo vivere
separati, mai riuniti, il sesso solo se lo prescrive la Guardia Medica;
c’è divieto di associazione come nei regimi totalitari, salvo quelle di
stampo mafioso. Purché in bonafede.
Il permesso provvisorio di vivere
concesso ora potrà essere revocato da un giorno all’altro e comunque si
sta già predisponendo il comitato accoglienza del Covid-20, il nuovo
virus annunciato per l’autunno, molto atteso dagli addetti ai lavori
(forzati). Allora ci sarà una nuova stretta, appena varano il vaccino e
il 5G, secondo i dettami di Colao-Tse-tung.
Intanto allo scopo di perseguire il reato di vivere, è stata
istituita la Guardia del popolo, la guardia civile reclutata dai 5
Stelle & Bandiera rossa tra i pasdaran del regime; il Servizio
d’Ordine del Partito Grillo e Martello vigilerà sugli italiani come
l’Ovra, Organizzazione Vigilanza Repressione Asintomatici. Siamo
diventati una succursale di Hong Kong, mitigata dalla nostra incapacità
di pianificare la violenza di Stato (neanche quella funziona) in cui il
dissenso in piazza è proibito, naturalmente per ragioni di salute; e una
piccola, innocua manifestazione tricolore viene dispersa con uno
spiegamento di forza che manco a Piazza Tienanmen; l’opposizione è
perseguitata da associazioni di stampo mafioso e da magistrati collusi
col potere ed è accusata a sua volta di agire per conto di potenze
straniere e clan mafiosi.
Si può tenere in cattività un popolo di 60 milioni di italiani per più di due mesi ma non si può tenere su una nave, con tutti i comfort, alcune decine di scappati di casa, per una decina di giorni. Questo è sequestro di persona, quella è profilassi sanitaria.
Nella Repubblica Impopolare Filocinese la gente non ha soldi ma la
verità, somministrata dell’Istituto Nazionale Propaganda Sociale, detto
Inps, afferma tramite il suo satrapo chiamato Tridico perché ha tre
narici, di aver “riempito di soldi gli italiani”. Ci governa
un’imitazione scadente di totalitarismo prodotta in Cina e venduta a
Zingaretti a prezzi gonfiati. L’emergenza a ogni livello – sanitario,
previdenziale, giudiziario, ministeriale – viene guidata da un gruppo di
persone d’estrazione grillosinistra, che risultano asintomatiche al
test sull’intelligenza. Non ci sono neanche i più vaghi sintomi
d’intelligenza, forse ne
sono immuni. E sono così puri da avere spesso il curriculum immacolato,
senza una voce, almeno decente. La tv di regime rispecchia
perfettamente i requisiti indicati e offre l’immagine di un paese felice
di vivere sotto questa cappa totalitaria, che porta la foto di Conte
nel portafoglio, adora la divinità Kasalino e segue gli ordini del
regime, con poche infrazioni represse nel sangue delle multe.
Seguono a ruota i giornaloni conniventi col potere per tirar su i
profitti dei loro padroni anche sotto i pechinesi della Repubblica
impopolare.
Avallano le peggiori incompetenze, tacciono le peggiori
nefandezze, appoggiano il peggior venditore di fumo al governo. Un po’
come fa, nel suo piccolo, Renzi. La Lombardia è il loro Tibet, da
reprimere e sradicare; all’uopo è stato allestito pure un giornale, la
Piccola Vendetta Lombarda, che si occupa ogni giorno di spostare
l’attenzione sul duo Fontana-Gallera, reputati la causa di tutti i mali.
Gli Stelle & Coronas guazzano nell’emergenza perché sospende ogni
libertà e riduce il paese a un asilo infantile per grillini; sospende i
luoghi del sapere, dando un chiaro impulso all’estensione universale
dell’ignoranza come prevede la loro costituzione; dispone dei cittadini
come se fossero pupazzetti nelle mani del Pagliaccio, riduce la democrazia e la scuola, il lavoro
e la vita a un video-collegamento con la Piattaforma del Grande
Fratello o della Grande Sorella col rossetto (tipo Azzolina, per
capirci).
Ridendo e scherzando abbiamo un regime comico-totalitario che per nostra fortuna funziona male. Appena aprono le frontiere ce ne andiamo. Oppure finiamola in fretta, dateci di corsa il Mes, ma a una condizione: che ci annetta all’Austria o alla Svizzera, alla Germania, alla Scandinavia o ai Paesi Bassi (e Loschi). La troika è troppo poco.
L’Italia
si avvia a diventare un regime totalitario temperato dall’inefficienza e
dal ridicolo. Con la scusa della salute è stato introdotto il divieto
di sbarco agli italiani in piazza, al bar, al ristorante, sulle spiagge;
ora mitigato da libertà provvisoria, con la condizionale. I veri
clandestini sono gli italiani, sorpresi a consumare all’aperto il più
losco dei crimini: il reato di vivere. L’eversione ha un nome preciso:
movida. Acchiappatelo, fa la movida. È pericoloso, ha un’arma in pugno,
lo spritz. Gli unici che hanno diritto di sbarco sulle nostre coste
senza dover prenotare lo scoglio né il tavolo o stare a distanza
regolamentare, sono i migranti, che è reato chiamare clandestini. Appena
sbarcano ricevono la mascherina vanamente cercata dagli italiani per
mesi. Difatti hanno ripreso a sbarcare in massa, incoraggiati dalle
aperture dell’Italistan e dall’imam che si professa papa. In omaggio ai
nuovi arrivati le nuove mascherine promesse dal floppista Commissario
agli Interventi Immaginari, detto Arcuri, saranno burqa o chador; ma in
virtù della parità dei diritti
non saranno riservati alle donne ma estesi pure ai maschi e agli
asmatici che così potranno soffocare liberamente per strada, nella loro
anidride carbonica.
Dopo
un’ottantena di reclusione ci è stata concessa l’ora d’aria, che è poi
la tregua in corso. Gli italiani clandestini per strada sono stati
regolarizzati dalla legge Bruttavecchia (simmetrica alla legge Bellanova
sui migranti); ma col preciso avvertimento che saremo controllati,
limitati, dovremo prenotare tutto, dal prete allo scoglio, dal barbiere
al bar, fare i turni per respirare. Dovremo vivere separati, mai
riuniti, il sesso solo se lo prescrive la Guardia Medica; c’è divieto di
associazione come nei regimi totalitari, salvo quelle di stampo
mafioso. Purché in bonafede. Il permesso provvisorio di vivere concesso
ora potrà essere revocato da un giorno all’altro e comunque si sta già
predisponendo il comitato accoglienza del Covid-20, il nuovo virus
annunciato per l’autunno, molto atteso dagli addetti ai lavori
(forzati). Allora ci sarà una nuova stretta, appena varano il vaccino e
il 5G, secondo i dettami di Colao-Tse-tung.
Intanto
allo scopo di perseguire il reato di vivere, è stata istituita la
Guardia del popolo, la guardia civile reclutata dai 5 Stelle &
Bandiera rossa tra i pasdaran del regime; il Servizio d’Ordine del
Partito Grillo e Martello vigilerà sugli italiani come l’Ovra,
Organizzazione Vigilanza Repressione Asintomatici. Siamo diventati una
succursale di Hong Kong, mitigata dalla nostra incapacità di pianificare
la violenza di Stato (neanche quella funziona) in cui il dissenso in
piazza è proibito, naturalmente per ragioni di salute; e una piccola,
innocua manifestazione tricolore viene dispersa con uno spiegamento di
forza che manco a Piazza Tienanmen; l’opposizione è perseguitata da
associazioni di stampo mafioso e da magistrati collusi col potere ed è
accusata a sua volta di agire per conto di potenze straniere e clan
mafiosi. Si può tenere in cattività un popolo di 60 milioni di italiani
per più di due mesi ma non si può tenere su una nave, con tutti i
comfort, alcune decine di scappati di casa, per una decina di giorni.
Questo è sequestro di persona, quella è profilassi sanitaria.
Nella
Repubblica Impopolare Filocinese la gente non ha soldi ma la verità,
somministrata dell’Istituto Nazionale Propaganda Sociale, detto Inps,
afferma tramite il suo satrapo chiamato Tridico perché ha tre narici, di
aver “riempito di soldi gli italiani”. Ci governa un’imitazione
scadente di totalitarismo prodotta in Cina e venduta a Zingaretti a
prezzi gonfiati. L’emergenza a ogni livello – sanitario, previdenziale,
giudiziario, ministeriale – viene guidata da un gruppo di persone
d’estrazione grillosinistra, che risultano asintomatiche al test
sull’intelligenza. Non ci sono neanche i più vaghi sintomi
d’intelligenza, forse ne sono immuni. E sono così puri da avere spesso
il curriculum immacolato, senza una voce, almeno decente. La tv di
regime rispecchia perfettamente i requisiti indicati e offre l’immagine
di un paese felice di vivere sotto questa cappa totalitaria, che porta
la foto di Conte nel portafoglio, adora la divinità Kasalino e segue gli
ordini del regime, con poche infrazioni represse nel sangue delle
multe.
Seguono
a ruota i giornaloni conniventi col potere per tirar su i profitti dei
loro padroni anche sotto i pechinesi della Repubblica impopolare.
Avallano le peggiori incompetenze, tacciono le peggiori nefandezze,
appoggiano il peggior venditore di fumo al governo. Un po’ come fa, nel
suo piccolo, Renzi. La Lombardia è il loro Tibet, da reprimere e
sradicare; all’uopo è stato allestito pure un giornale, la Piccola
Vendetta Lombarda, che si occupa ogni giorno di spostare l’attenzione
sul duo Fontana-Gallera, reputati la causa di tutti i mali. Gli Stelle
& Coronas guazzano nell’emergenza perché sospende ogni libertà e
riduce il paese a un asilo infantile per grillini; sospende i luoghi del
sapere, dando un chiaro impulso all’estensione universale
dell’ignoranza come prevede la loro costituzione; dispone dei cittadini
come se fossero pupazzetti nelle mani del Pagliaccio, riduce la democrazia e la scuola, il lavoro
e la vita a un video-collegamento con la Piattaforma del Grande
Fratello o della Grande Sorella col rossetto (tipo Azzolina, per
capirci). Ridendo e scherzando abbiamo un regime comico-totalitario che
per nostra fortuna funziona male. Appena aprono le frontiere ce ne
andiamo. Oppure finiamola in fretta, dateci di corsa il Mes, ma a una
condizione: che ci annetta all’Austria o alla Svizzera, alla Germania, alla Scandinavia o ai Paesi Bassi (e Loschi). La troika è troppo poco.
(Marcello Veneziani, “E la dittatura impose il reato di vivere”, da “La Verità” del 26 maggio 2020).
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