Politici e giornalisti asserviti a ciarlatani accademici
Testo di Doria Orestina lunedì 4 maggio 2020
Il 60 % dei contagi è stato nosocomiale, il 25% intra-familiare. Eppure non c'è una riga tra le misure di questa gente, di governo, di opposizione, di regioni anche molto colpite, su un piano di assistenza medica e terapeutica domiciliare, soprattutto preventiva, su una diagnostica protetta mirata ai focolai, sul modo di affrontare i contagi nelle RSA. Non gli è bastato il macello che hanno combinato, di gente abbandonata fino a crepare, di medici e infermieri allo sbaraglio. Loro hanno sempre ragione, non pagano mai per i loro errori. Uno ha avuto il coraggio di dire: è stato uno tsunami, non pensando che erano gli errori madornali a renderlo tale. Però fiumi di parole e di inchiostro (i media, se non sono asserviti allora sono complici) sulle mascherine, sui runner, sulla distanza di 1,8 o 1,7 o 2 metri, su 150.000 posti in rianimazione, su “vedrete che ce la facciamo”, a morire senz'altro.
Mi fanno schifo.
Intoccabili, senza credibilità, da processare per omicidio colposo, circondati da una corte dei miracoli di giornalisti di parte, che se li criticano è solo su commissione dell'avversario politico. Tra gli applausi di chi non ha idea dei crimini che hanno commesso con la loro incapacità e stupidità.
E forse non è stata solo incompetenza.
Commento Anonimo lunedì 4 maggio 2020 19:43:00 CEST
perché jovanotti è un artista? E gli altri strimpellatori disarmonici sono artisti? Se non avessero dato "viailcu" col cavoletto che starebbero li. Gli scemi sono quelli che li ascoltano e si comprano le loro immonde baggianate. Abc
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