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Come tutti i virus, il coronavirus si trasforma e si adatta ai gruppi etnici
Marzo 5, 2020
Prima: al momento sono stati individuati 2 ceppi del coronavirus che si sta diffondendo in tutto il mondo – e il 70% dei pazienti infetti ha preso il ceppo più aggressivo e contagioso.
I ricercatori di Pechino e Shanghai hanno studiato 103 campioni di coronavirus e hanno individuato due ceppi, che hanno indicato come L e S. Il primo ha colpito il 70 per cento dei contagiati ed è il più aggressivo, ma è diventato meno comune dall’inizio di gennaio: proprio a causa della propria aggressività viene individuato prima e quindi i portatori messi in quarantena.
Quando il coronavirus, come ogni altro tipo di virus, arriva in una nuova regione del mondo popolata da esseri umani con caratteristiche fisiologiche e immunitarie diverse da quelle da cui proviene, si verificano lievi mutazioni: il virus si adatta ai nuovi ospiti attraverso la pressione evolutiva a cui tutti gli organismi sono sottoposti. Nei virus questa pressione è più immediata perché le mutazioni sono più veloci.
Quando un agente patogeno invade un organismo, si moltiplica in diverse copie, leggermente diverse a causa di infinitesimi errori che si verificano durante la copia di materiale genetico (sarebbe interessante un’analisi filosofica sull’evoluzione come errore partendo dal mito del peccato originale), solo le mutazioni più adatte sopravvivono. Nel caso di un virus, quelle che permettono un contagio veloce con una mortalità non eccessiva: perché il virus ‘furbo’ usa l’ospite per farsi portare in giro, non lo uccide subito.
Non sorprende quindi che, una volta isolato, rispetto al coronavirus cinese, la versione ‘italiana’ del coronavirus sia risultata lievemente diversa: è il risultato di una mutazione, soprattutto perché questo virus si sta modificando da persona a persona, e ancora di più se le persone appartengono ad un diverso gruppo etnico.
Quindi, non è che il coronavirus isolato in Italia sia ‘padano’, come scritto da alcuni tabloid nostrani, ma è quello cinese che è mutato nel suo percorso da persona a persona che l’ha portato in Italia. E il confronto è anche utili ad individuare la ‘età’ del virus calcolata una volta identificata la frequenza delle mutazioni.
Lo sviluppo in Iran e Italia fa cadere anche l’idea che potesse essere una sorta di arma biologica, creata in laboratorio dai cinesi per ottenere un vaccino contro un’eventuale attacco biologico ‘razziale’, e poi sfuggita: la mortalità in ceppi indoeuropei nega questa possibilità.
Quanto all’Africa, non è pensabile ci sia una particolare immunità. Probabilmente l’attuale basso numero di casi è dovuto a mancanze diagnostiche e, in parte, ad una popolazione anziana proporzionalmente minore. Ma più a mancanze diagnostiche.
voxnews.info
Per Di Maio non sei patriota se critichi il governo del coronavirus Marzo 4, 2020
Secondo lo scappato di casa Di Maio, non sei patriottico se non dici che il suo governo di incapaci è in grado di affrontare l’epidemia di coronavirus:
Botta e risposta Salvini-Di Maio sull’
emergenza coronavirus. Il leader della
Lega al quotidiano El Pais dice che il
governo non è in grado di gestire la
normalità e tantomeno l’emergenza” del
coronavirus.
“Se il tuo Paese è in difficoltà, ti
rimbocchi le maniche per aiutarlo, non
vai in giro per il mondo a parlarne
male”,ribatte Di Maio. “I veri patrioti
sono quelli che lavorano per i propri
cittadini:medici, infermieri, militari,
amministratori locali. Non questi so-
vranisti da avanspettacolo”.
Se il tuo Paese è in difficoltà – nella merda è più attinente alla realtà – per colpa di un governo di incapaci, lo dici. Non siamo in Cina dai mandarini amici di Grillo, Di Maio.
L’unico errore di Salvini è non convocare in piazza i “Patrioti” e venirvi a prendere.
MA NON È DETTO CHE SERVA LUI A CHIAMARLI.
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