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Guai a mettere in discussione il diritto di uccidere gli animali
Fonte: Codice a barre domenica 15 marzo 2020
Con l'avanzare del movimento di liberazione animale e del veganismo, all'industria non rimane altro che tentare di fare il lavaggio del cervello a chi gli assicura un guadagno, ovvero che ci sia un modo "migliore" di commettere violenza verso gli animali, pur non avendone bisogno. Il termine "allevamento non intensivo" implica che solo le condizioni in cui animali vengono tenuti prima di ucciderli siano rilevanti, ma che il fatto in sé di ucciderli non sarebbe un problema di carattere morale. Gli esperti di marketing del settore degli allevamenti usano quel termine per far credere alla gente che finché non si tratta di un allevamento "industriale", di una fattoria dalle dimensioni enormi, fino a quando l'animale ha una sorta di mini-vita "naturale" o "comoda", allora va bene ucciderlo per il piacere del consumatore "coscienzioso", il quale pensa di aver fatto la scelta giusta, mentre potrebbe evitare di finanziare quella violenza, facendo a meno di consumare cibi di origine animale.
Essere contro gli "allevamenti intensivi" non implica un messaggio Vegano e non ha niente a che fare con la questione della liberazione degli altri animali (neanche quando sono delle associazioni "animaliste" a proporlo). Portare avanti questo messaggio ambiguo, focalizzandosi sulle "condizioni" in cui vive l'animale prima di essere ucciso, piuttosto che sull'ingiustizia intrinseca di quell'uccisione, indipendentemente dal trattamento ricevuto prima dell'esecuzione al macello, non salva nemmeno una vittima in più. Chi usa il termine "intensivo" rischia involontariamente (ma spesso anche volontariamente) di ripetere e rafforzare quello che è diventato uno degli slogan del marketing, che appartiene a chi produce morte, vale a dire l'industria di carne/latte/uova. Sarebbe dunque urgente smettere di usarlo, se vogliamo cambiare il paradigma in base al quale viene percepita la vita di un animale allevato. Il problema non sta nel "come" li sfruttiamo e uccidiamo, ma nel fatto stesso che si sfrutta e si uccide.
Commento bambilu lunedì 16 marzo 2020 09:02:00 CET
No. Gli Innocenti non devono perire come i colpevoli. Meglio sarebbe il virus del cannibalismo. A Noi Vegani non ci toccherebbero. Se digiti "Vegano" escono solo offese tipo la mucca sta cacando sulla tua cena...si potrebbe anche dire che la pasta con la PAJATA è già condita a merda ! O a quelli che propagandano l'accoppiamento anale che stanno facendo l'amore con la popò...eccetera.
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