I cannibali oggi mangiano gli animali
Testo di Piero Scaruffi (traduzione di Wandervögel) mercoledì 4 marzo 2020
Sono giunto alla conclusione che l'alimentazione carnivora è iniziata con il cannibalismo: gli umani mangiavano altri umani prima di mangiare altri animali. Ed il cannibalismo è iniziato con le donne che mangiavano i propri figli ed i nipoti che mangiavano i loro nonni. Anche i gatti fanno ciò: quando non può permettersi troppi gattini, la madre mangia alcuni di loro. Se lei non lo facesse, ridurrebbe le possibilità che gli altri gattini sopravvivano. Dal momento che sono tuoi figli, non ti fai troppi problemi a mangiarli: sono carne della tua carne, no?
Prova a pensare come una donna di due milioni di anni orsono, che era costantemente incinta, che non sapeva come prevenire la gravidanza né come praticare l'aborto, e doveva nutrire molti figli, sovente senza un compagno maschio che la aiutasse. La tradizione di mangiare persone anziane è documentata in molte culture: nulla era sprecato, e sarebbe stato sciocco sprecare la carne di una persona morta. Una volta che inizi a mangiare i tuoi familiari, diventa naturale iniziare a mangiare altri umani. Nella preistoria (ed anche fino a non troppo tempo fa), gli umani provenienti da altre tribù non venivano percepiti come appartenenti alla stessa specie: non parlano la mia lingua, i costumi sono differenti, dunque gli altri umani non appartengono alla mia stessa specie. Ucciderli e mangiarli non era più moralmente errato che mangiare un hamburger oggigiorno.
Il pasto principale era il cervello: i nostri cervelli abbisognano di molte proteine, ed un altro cervello fornisce la massima quantità di proteine nel più breve tempo possibile. Da qui la tradizione di uccidere un nemico e mangiare il suo cervello. Dopodiché, l'analisi dei costi/benefici aveva sollecitato gli umani a rendersi conto che uccidere altri umani era difficile e pericoloso, mentre molti animali erano facili da uccidere e che questi fornivano quasi la stessa quantità di proteine. Così si è originato l'addomesticamento degli animali da cibo: mangiare vacche e capre indifese risultava molto più semplice e praticabile che uccidere per scopo alimentare degli umani armati di lance ed armi varie.
Così il cannibalismo è diventato una cosa appartenente al passato, agli uomini primitivi. Tuttavia, fino a poco tempo fa, in molti luoghi del pianeta, il cannibalismo veniva ancora praticato (e valutato). Viviamo nella prima età libera dal cannibalismo nella storia della specie umana. È un'età che dura da qualche decennio. L'età del cannibalismo è durata diversi milioni di anni. Metti le cose in prospettiva e, ripugnante come oggi può suonare, si potrebbe dire che il cannibalismo è la norma, ed il non-cannibalismo l'anomalia. Se un giorno il mondo intero diventasse vegano, tu - mangiatore di carne - sembreresti un selvaggio, ma oggi definisci i vegani come persone lunatiche.
Prova a pensare come una donna di due milioni di anni orsono, che era costantemente incinta, che non sapeva come prevenire la gravidanza né come praticare l'aborto, e doveva nutrire molti figli, sovente senza un compagno maschio che la aiutasse. La tradizione di mangiare persone anziane è documentata in molte culture: nulla era sprecato, e sarebbe stato sciocco sprecare la carne di una persona morta. Una volta che inizi a mangiare i tuoi familiari, diventa naturale iniziare a mangiare altri umani. Nella preistoria (ed anche fino a non troppo tempo fa), gli umani provenienti da altre tribù non venivano percepiti come appartenenti alla stessa specie: non parlano la mia lingua, i costumi sono differenti, dunque gli altri umani non appartengono alla mia stessa specie. Ucciderli e mangiarli non era più moralmente errato che mangiare un hamburger oggigiorno.
Il pasto principale era il cervello: i nostri cervelli abbisognano di molte proteine, ed un altro cervello fornisce la massima quantità di proteine nel più breve tempo possibile. Da qui la tradizione di uccidere un nemico e mangiare il suo cervello. Dopodiché, l'analisi dei costi/benefici aveva sollecitato gli umani a rendersi conto che uccidere altri umani era difficile e pericoloso, mentre molti animali erano facili da uccidere e che questi fornivano quasi la stessa quantità di proteine. Così si è originato l'addomesticamento degli animali da cibo: mangiare vacche e capre indifese risultava molto più semplice e praticabile che uccidere per scopo alimentare degli umani armati di lance ed armi varie.
Così il cannibalismo è diventato una cosa appartenente al passato, agli uomini primitivi. Tuttavia, fino a poco tempo fa, in molti luoghi del pianeta, il cannibalismo veniva ancora praticato (e valutato). Viviamo nella prima età libera dal cannibalismo nella storia della specie umana. È un'età che dura da qualche decennio. L'età del cannibalismo è durata diversi milioni di anni. Metti le cose in prospettiva e, ripugnante come oggi può suonare, si potrebbe dire che il cannibalismo è la norma, ed il non-cannibalismo l'anomalia. Se un giorno il mondo intero diventasse vegano, tu - mangiatore di carne - sembreresti un selvaggio, ma oggi definisci i vegani come persone lunatiche.
Un Commento
io la penso PROPRIO come Piero Scaruffi e Wandervögel. La domanda che anche stamattina ho rivolto ad un Giovanissimo è se Noi u-mani apparteniamo al regno Vegetale o a quello Animale...quindi se da Animali mangiamo un altro Animale siamo Cannibali. La Logica NON è un'opinione è Logica.
Un auto-attenuato coronavairus li colga !
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