Lager |
EUROLAGER: DOV’E’ L’USCITA? 28/06/2019
Estratto
Estratto
Rompere la gabbia dell’Euro e dell’UE sarebbe pertanto un obiettivo da perseguire anche a costo di sacrifici, ma può farlo soltanto un governo unito, guidato da grandi economisti, sostenuto dal consenso popolare. Un governo capace di resistere alle pressioni, ai ricatti e alle ritorsioni dell’UE e al contempo di rimpiazzare l’Euro e di ricollegare l’economia nazionale ai fornitori e clienti esteri di cui necessita, essendo la nostra un’economia di trasformazione molto dipendente dagli scambi internazionali.
Oggi abbiamo, al contrario, un governo disunito, balordo e demagogico in economia, privo di veri statisti soprattutto economici, sostenuto dalla maggioranza di un popolo che però non vuole uscire dall’Euro; e soprattutto è tenuto sotto la spada di Damocle da un Quirinale che è garante della UE, che vieta di nominare ministri dell’economia eurocritici imponendo invece l’europeista TRIA, E CHE -A DETTA DELLE MALE LINGUE-AVREBBE PRECEDENTI DI GOLPE SU ORDINE GERMANICO.
Bisogna guadagnare qualche mese, in cui
1) sostituire Mattarella con un governo coeso e competente con un idoneo ministro dell’economia;
2) revocare i provvedimenti costosi e improduttivi in termini di PIL, emettendo invece provvedimenti sani e intelligenti (in modo che Bruxelles non possa imputare il malandare dell’economia italiana a misure economiche sbagliate e demagogiche);
3) smascherare e criticare a fondo le falsità, le aberrazioni le iniquità e i conflitti di interesse nell’UE, nella BCE, nei rapporti tra grande finanza e governi, insistendo fino a ottenere la messa in comune del debito pubblico, l’approvazione degli eurobot e dei minibot, rectius Scott, il livellamento dell’extra-surplus commerciale tedesco, l’eguaglianza di tutti i paesi comunitari rispetto alle regole comuni.
Oggi abbiamo, al contrario, un governo disunito, balordo e demagogico in economia, privo di veri statisti soprattutto economici, sostenuto dalla maggioranza di un popolo che però non vuole uscire dall’Euro; e soprattutto è tenuto sotto la spada di Damocle da un Quirinale che è garante della UE, che vieta di nominare ministri dell’economia eurocritici imponendo invece l’europeista TRIA, E CHE -A DETTA DELLE MALE LINGUE-AVREBBE PRECEDENTI DI GOLPE SU ORDINE GERMANICO.
Bisogna guadagnare qualche mese, in cui
1) sostituire Mattarella con un governo coeso e competente con un idoneo ministro dell’economia;
2) revocare i provvedimenti costosi e improduttivi in termini di PIL, emettendo invece provvedimenti sani e intelligenti (in modo che Bruxelles non possa imputare il malandare dell’economia italiana a misure economiche sbagliate e demagogiche);
3) smascherare e criticare a fondo le falsità, le aberrazioni le iniquità e i conflitti di interesse nell’UE, nella BCE, nei rapporti tra grande finanza e governi, insistendo fino a ottenere la messa in comune del debito pubblico, l’approvazione degli eurobot e dei minibot, rectius Scott, il livellamento dell’extra-surplus commerciale tedesco, l’eguaglianza di tutti i paesi comunitari rispetto alle regole comuni.
Nessun commento:
Posta un commento