giovedì 25 aprile 2019





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5G, Quinta Generazione loro, ultima nostra
Del 5G (Quinta Generazione), già in corso di sperimentazione da noi, che ci fa solo scegliere se essere fulminati da onde elettromagnetiche cinesi o statunitensi, la scienza, non la politica, ci informa (di soppiatto) che è come l’amianto. Si sa cosa fa, ma non lo si dice, finchè la barca va. Finchè la montagna di cadaveri non sfonda le palpebre calateci sugli occhi da governi e media tanto irresponsabili, quanto complici. Rispetto a 3G e 4G, già devastanti oltre ogni percezione,  permette velocità  da 10 a 100 volte superiori per ogni connessione: cellulari, video, internet. Di conseguenza promuove gli affari. E i giochi. E le chat. E i tumori.
Già inconsapevoli degli effetti micidiali sul tasso patologico - circolazione, cuore, cervello, tumori, endocrino - dei precedenti G, ci facciamo avviare inconsapevoli e sereni all’olocausto del 5G. Garantito da una torre/antenna ogni cento metri. Come dell’amianto, nessuno ci parla dei rischi delle radiazioni da frequenza elettromagnetica e da micro-onde. Li sussurra qualche centro scientifico (sono disponibili 10.000 studi di alto livello che dimostrano i danni molecolari, biologici, organici, neuronali), li dovrebbe urlare la politica, li tace l’economia che, ovviamente, vince. Finchè la barca va. Per l’amianto  è andata per sessant’anni. Per l’AZT,  che ammazzava gli affetti da HIV pretendendo di curarli, una ventina.  Per gli OGM e il glifosato ancora ci provano. Agenzie, enti, ministeri della sanità non partecipano alle decisioni. Gli altri danno retta, come a suo tempo ai negazionisti  del petrolio e della Terra tonda.
Studi russi sui precedenti 3 e 4G, con migliaia di soggetti sottoposti a trattamento, danno esiti agghiaccianti per quanto riguarda la riproduzione, gli ormoni, la vita umana, animale e vegetale. Nel giro di 10 anni il 91% non scampa a nevrastenia e disordini sensoriali, entro 5 il 66% soffre di malattie cardiovascolari e di depressione, dopo 10 anni il 59% di ipoglicemia. Senza contare i tumori al cervello, la riduzione della vista, distonie neurovegetative….
Il 5G richiede oltre 20mila satelliti  che dovranno essere lanciati da altrettanti razzi con motore alimentato da nuovi idrocarburi. Ciò ridurrà del 6% lo strato dell’ozono ai poli. Nel giro di un decennio di lanci l’emissione di carbonio supererà quello delle emissioni di Co2 di dieci volte. Si creerà uno strato permanente  di particelle di carbonio nella stratosfera settentrionale. Non male come impronta ecologica, vero Greta?
Tutti i paesi sviluppati registrano, a partire dall’era wireless, un rapido declino della fertilità maschile. Entro il 2011 la concentrazione dello sperma nel mondo Wi-Fi era calata del 53%. Secondo una ricerca dell’Università di Gerusalemme, la maggioranza dei maschi in Europa sarà completamente sterile entro il 2060. Calcolo fatto quando il 5G ancora non c’era. Si realizza il programma di Malthus. E anche quello degli accoglitori senza se e senza ma di migranti: la nostra estinzione sarà compensata da chi, provenendo da territori con meno antenne, si riprodurrà di più.
E anche questo è la globalizzazione. Che cammina lieve e spedita sul tappeto di Greta. Sotto ci siamo noi. Sterili, cancerosi e rincoglioniti. 
A meno che (vedi vignetta).....

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