giovedì 9 luglio 2020
Gli asintomatici sono utili ma le autorità sanitarie li combattono
Testo di Giovanni Moscarella
Dottor Giovanni Moscarella |
I virologi non hanno il coraggio di dirlo e
allora ve lo dico io, da biologo. I contagiati sani asintomatici, a
prescindere dalla fase asintomatica che attraversano, e cioè se hanno
già prodotto immunoglobuline G, e quindi sono immuni, oppure se ancora
rischiano di ammalarsi, con la loro carica virale del momento, che è
bassa in quanto sono asintomatici, non possono provocare problemi a
nessuno perché proprio in quanto hanno una carica virale bassa, anche il
sistema immunitario di una persona cagionevole può difendersi da un
attacco così blando. Anzi vi dirò di più, e me ne assumo tutta la
responsabilità, gli asintomatici sono un vaccino ambulante in quanto
possono in maniera attenuata, proprio come un vaccino e senza gli
effetti collaterali di esso, far produrre anticorpi alle persone che
vanno a contagiare, anticorpi che saranno, tra l'altro, specifici,
mentre un vaccino troverebbe sempre il rischio che il virus vada a
mutare. Grazie quindi agli asintomatici, ripeto a prescindere dalla loro
fase di contagio e di risposta immunitaria, se li si lasciasse liberi
di circolare, si porrebbero le basi per una immunità di gregge
spontanea.
Commento
Monia 667 giovedì 9 luglio 2020 18:19:00 CEST
Che gli "asintomatici" non potessero infettare l'avevamo capito anche Noi Pizzicaroli...le preziose precisazione di un grande come il dottor Giovanni Moscarella deliziano la nostra sete di Conoscenza. Grazie !
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