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Facciamo sentire la voce delle partite IVA sabato 18 aprile 2020
Caro collega, oggi più che mai abbiamo costatato che la nostra categoria non ha nessuna rappresentanza sindacale, ma soprattutto malgrado siamo noi a reggere l'economia della nostra nazione, siamo trattati a pesci in faccia e presi in giro dallo Stato e da parte della popolazione. Tutte le categorie che si tengono in piedi con le nostre tasse, hanno una tutela. Chi continua ad avere una poltrona calda e remunerativa in parlamento e nei vari Comuni, chi continua a percepire il reddito di cittadinanza, chi continua a percepire uno stipendio, facendo qualche lezione agli alunni dalla poltrona di casa e godendo delle vacanze pasquali, tutti i vari impiegati pubblici, che continuano a percepire uno stipendio malgrado gli uffici siano chiusi, fino ad arrivare agli impiegati delle piccole e medie imprese, che comunque potranno ottenere la cassa integrazione o la disoccupazione, e Conte ci obbliga a non licenziare. Queste ed altre categorie pur stando a casa hanno delle tutele, noi che chiediamo solamente di poter lavorare in silenzio, come abbiamo sempre fatto, veniamo obbligati a stare a casa, con la promessa di 600€ per il mese di marzo, che ancora all'8 aprile non abbiamo visto arrivare ed un rimborso del 60% del canone di affitto, tramite credito di imposta.
Questo governo di vigliacchi non ha avuto il coraggio di dirci, di che morte dobbiamo morire e quando abbiamo fatto notare che lo stato d'emergenza era stato diramato per 6 mesi, con termine a fine luglio, la maggior parte dei lecchini di regime, ci ha preso per pazzi.
Eppure a 15 giorni a 15 giorni, siamo passati dal 25 marzo al 3 aprile, dal 3 aprile al 13 aprile, ma come per i precedenti decreti, la protezione civile, lancia il sasso prima della bomba e ci dicono che fino al primo maggio staremo a casa, quando sappiamo che tutte le udienze dei vari tribunali, saranno sospese fino al 12 maggio. Quando alcuni "esperti" dichiarano che la fase 2 potrebbe durare 6/8 mesi e quindi, molte attività come la mia di ristorazione, gli hotel, i B&B, le palestre, potrebbero restare chiusi fino a settembre (Fonte).
E cosa ci propone Conte ed il suo governo di incompetenti? Un prestito per poter continuare a pagare l'affitto, i dipendenti e le tasse. Perché specialmente alle tasse ci tengono, come ha specificato un consigliere comunale di Palermo, che nelle varie pagine facebook ha dichiarato "Comincio da me, per molti ma non per tutti, se sono in condizioni di farlo i tributi locali, li pago adesso" (Fonte).
Quindi loro danno per scontato che per molti la situazione non è così drammatica e sono fiduciosi che anche dopo il 31 maggio, chi non avrà potuto versare, inizierà a versare pure gli arretrati. Naturalmente per loro la priorità sono i tributi locali... gli altri tributi riguardano altri beneficiari.
Tutti noi, che non abbiamo avuto la fortuna di avere un posto pubblico, una sedia da scaldare...
Abbiamo investito tutti i nostri averi nelle nostre attività per creare lavoro per noi, per le nostre famiglie e per i nostri impiegati, producendo reddito. Nel momento in cui lo Stato, per una emergenza che non ha saputo gestire sin dall'inizio, causata anche dai tagli alla sanità da loro e dai governi precedenti effettuati, ci obbliga a stare chiusi per un tempo indefinito che si proroga a 15 giorni alla volta, ci obbliga a non produrre più utili e di conseguenza produciamo debiti, e cosa fa il governo? mette una pezza con altri debiti. Se fossero onesti, dovrebbero darci quantomeno un finanziamento al 50% a fondo perduto, ma essendo che l'Italia è in crisi, nessuno mai lo farà. Qualcuno afferma che non è possibile uscire delle somme senza che siano preventivamente messe in bilancio, ma come si fa a mettere in bilancio preventivo una pandemia? Qualcun'altro afferma, che se avremmo un finanziamento in parte a fondo perduto, alla fine metterebbero più tasse. Potrebbe essere, e sicuramente sarà così ma le nuove tasse si spalmerebbero sull'intera popolazione e non solo sulla nostra categoria. Quindi a quanto pare gli unici a dover fare sacrifici siamo noi, i cattivi, gli evasori. Nessuno ha ridotto gli introiti della immensa ed inoperosa macchina statale e comunale, noi dobbiamo vivere malgrado le spese che dobbiamo continuare ad affrontare con 600€, mentre gli impegati statali che si lamentano per le ferie forzate (pagate), continuano a percepire lo stesso stipendio, lo stesso ragionamento vale per i dirigenti, funzionari, consiglieri comunali, assessori ed onorevoli vari, persino chi percepisce vitalizi o le famose pensioni d'oro non rinuncia a nulla, anzì se ben ricordate hanno spostato a data da destinarsi, il referendum sulla riduzione del numero dei parlamentari . Nessuno rinuncia a nulla, solo noi dobbiamo rinunciare e dobbiamo continuare ad indebitarci per garantire i loro stipendi e le loro prebende. Ed allora caro amico, caro collega, ci restano due modi per protestare, andare uniti e compatti a Roma e chiedere le dimissioni, oppure applicare uno sciopero fiscale ad oltranza, finché non avremo ottenuto un minimo di tutela anche noi, perché non siamo i burattini di nessuno e se ci fermiamo noi, devono capire che si ferma l'Italia.
QUALCUNO POTREBBE DIRE, MA RISCHIAMO IL PIGNORAMENTO DEI CONTI E DEI BENI. PRIMA DI PIGNORARE DEVONO FARE UN DECRETO INGIUNTIVO DI PAGAMENTO, PENSATE A QUANTI MILIONI DI DECRETI DEVONO FARE, SE TUTTI CI METTIAMO A SCIOPERARE, DECRETI CHE DOVRANNO PASSARE DAI GIUDICI, PASSERANNO DECENNI, PRIMA CHE POSSANO FARE QUALCOSA E NEL FRATTEMPO LO STATO E QUESTA MASSA DI INCAPACI, SARANNO PER FORZA DI COSA A CASA O SARANNO SCESI A COMPROMESSI.
Caro collega, è arrivata l'ora di alzare la testa e far sentire la nostra voce, ognuno di noi deve fare la sua parte, più siamo e meglio è, il nostro futuro dipende anche da te, ormai non abbiamo più niente da perdere, in un solo mese, hanno cancellato i nostri progetti per il futuro, ci hanno privato della nostra serenità mentale e familiare, ci hanno umiliato e trattato peggio degli appestati... NON POSSIAMO STARE A GUARDARE IL FALLIMENTO DELLE NOSTRE AZIENDE MENTRE LORO GIOCANO A FARE I POLITICI È ARRIVATA L'ORA DI FAR SENTIRE LA NOSTRA VOCE ED IL NOSTRO DISSENSO.
Caro collega, oggi più che mai abbiamo costatato che la nostra categoria non ha nessuna rappresentanza sindacale, ma soprattutto malgrado siamo noi a reggere l'economia della nostra nazione, siamo trattati a pesci in faccia e presi in giro dallo Stato e da parte della popolazione. Tutte le categorie che si tengono in piedi con le nostre tasse, hanno una tutela. Chi continua ad avere una poltrona calda e remunerativa in parlamento e nei vari Comuni, chi continua a percepire il reddito di cittadinanza, chi continua a percepire uno stipendio, facendo qualche lezione agli alunni dalla poltrona di casa e godendo delle vacanze pasquali, tutti i vari impiegati pubblici, che continuano a percepire uno stipendio malgrado gli uffici siano chiusi, fino ad arrivare agli impiegati delle piccole e medie imprese, che comunque potranno ottenere la cassa integrazione o la disoccupazione, e Conte ci obbliga a non licenziare. Queste ed altre categorie pur stando a casa hanno delle tutele, noi che chiediamo solamente di poter lavorare in silenzio, come abbiamo sempre fatto, veniamo obbligati a stare a casa, con la promessa di 600€ per il mese di marzo, che ancora all'8 aprile non abbiamo visto arrivare ed un rimborso del 60% del canone di affitto, tramite credito di imposta.
Questo governo di vigliacchi non ha avuto il coraggio di dirci, di che morte dobbiamo morire e quando abbiamo fatto notare che lo stato d'emergenza era stato diramato per 6 mesi, con termine a fine luglio, la maggior parte dei lecchini di regime, ci ha preso per pazzi.
Eppure a 15 giorni a 15 giorni, siamo passati dal 25 marzo al 3 aprile, dal 3 aprile al 13 aprile, ma come per i precedenti decreti, la protezione civile, lancia il sasso prima della bomba e ci dicono che fino al primo maggio staremo a casa, quando sappiamo che tutte le udienze dei vari tribunali, saranno sospese fino al 12 maggio. Quando alcuni "esperti" dichiarano che la fase 2 potrebbe durare 6/8 mesi e quindi, molte attività come la mia di ristorazione, gli hotel, i B&B, le palestre, potrebbero restare chiusi fino a settembre (Fonte).
E cosa ci propone Conte ed il suo governo di incompetenti? Un prestito per poter continuare a pagare l'affitto, i dipendenti e le tasse. Perché specialmente alle tasse ci tengono, come ha specificato un consigliere comunale di Palermo, che nelle varie pagine facebook ha dichiarato "Comincio da me, per molti ma non per tutti, se sono in condizioni di farlo i tributi locali, li pago adesso" (Fonte).
Quindi loro danno per scontato che per molti la situazione non è così drammatica e sono fiduciosi che anche dopo il 31 maggio, chi non avrà potuto versare, inizierà a versare pure gli arretrati. Naturalmente per loro la priorità sono i tributi locali... gli altri tributi riguardano altri beneficiari.
Tutti noi, che non abbiamo avuto la fortuna di avere un posto pubblico, una sedia da scaldare...
Abbiamo investito tutti i nostri averi nelle nostre attività per creare lavoro per noi, per le nostre famiglie e per i nostri impiegati, producendo reddito. Nel momento in cui lo Stato, per una emergenza che non ha saputo gestire sin dall'inizio, causata anche dai tagli alla sanità da loro e dai governi precedenti effettuati, ci obbliga a stare chiusi per un tempo indefinito che si proroga a 15 giorni alla volta, ci obbliga a non produrre più utili e di conseguenza produciamo debiti, e cosa fa il governo? mette una pezza con altri debiti. Se fossero onesti, dovrebbero darci quantomeno un finanziamento al 50% a fondo perduto, ma essendo che l'Italia è in crisi, nessuno mai lo farà. Qualcuno afferma che non è possibile uscire delle somme senza che siano preventivamente messe in bilancio, ma come si fa a mettere in bilancio preventivo una pandemia? Qualcun'altro afferma, che se avremmo un finanziamento in parte a fondo perduto, alla fine metterebbero più tasse. Potrebbe essere, e sicuramente sarà così ma le nuove tasse si spalmerebbero sull'intera popolazione e non solo sulla nostra categoria. Quindi a quanto pare gli unici a dover fare sacrifici siamo noi, i cattivi, gli evasori. Nessuno ha ridotto gli introiti della immensa ed inoperosa macchina statale e comunale, noi dobbiamo vivere malgrado le spese che dobbiamo continuare ad affrontare con 600€, mentre gli impegati statali che si lamentano per le ferie forzate (pagate), continuano a percepire lo stesso stipendio, lo stesso ragionamento vale per i dirigenti, funzionari, consiglieri comunali, assessori ed onorevoli vari, persino chi percepisce vitalizi o le famose pensioni d'oro non rinuncia a nulla, anzì se ben ricordate hanno spostato a data da destinarsi, il referendum sulla riduzione del numero dei parlamentari . Nessuno rinuncia a nulla, solo noi dobbiamo rinunciare e dobbiamo continuare ad indebitarci per garantire i loro stipendi e le loro prebende. Ed allora caro amico, caro collega, ci restano due modi per protestare, andare uniti e compatti a Roma e chiedere le dimissioni, oppure applicare uno sciopero fiscale ad oltranza, finché non avremo ottenuto un minimo di tutela anche noi, perché non siamo i burattini di nessuno e se ci fermiamo noi, devono capire che si ferma l'Italia.
QUALCUNO POTREBBE DIRE, MA RISCHIAMO IL PIGNORAMENTO DEI CONTI E DEI BENI. PRIMA DI PIGNORARE DEVONO FARE UN DECRETO INGIUNTIVO DI PAGAMENTO, PENSATE A QUANTI MILIONI DI DECRETI DEVONO FARE, SE TUTTI CI METTIAMO A SCIOPERARE, DECRETI CHE DOVRANNO PASSARE DAI GIUDICI, PASSERANNO DECENNI, PRIMA CHE POSSANO FARE QUALCOSA E NEL FRATTEMPO LO STATO E QUESTA MASSA DI INCAPACI, SARANNO PER FORZA DI COSA A CASA O SARANNO SCESI A COMPROMESSI.
Caro collega, è arrivata l'ora di alzare la testa e far sentire la nostra voce, ognuno di noi deve fare la sua parte, più siamo e meglio è, il nostro futuro dipende anche da te, ormai non abbiamo più niente da perdere, in un solo mese, hanno cancellato i nostri progetti per il futuro, ci hanno privato della nostra serenità mentale e familiare, ci hanno umiliato e trattato peggio degli appestati... NON POSSIAMO STARE A GUARDARE IL FALLIMENTO DELLE NOSTRE AZIENDE MENTRE LORO GIOCANO A FARE I POLITICI È ARRIVATA L'ORA DI FAR SENTIRE LA NOSTRA VOCE ED IL NOSTRO DISSENSO.
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