La peste della Programmazione Neuro Linguistica domenica 26 aprile 2020
L’inverno prima del disastro, la provincia di Bergamo è stata capofila nelle vaccinazioni.
Migliaia di persone si sono messe devotamente in coda per farsi iniettare il vaccino antinfluenzale.
I risultati si sono visti in seguito. I camion militari che portavano via le bare sono stati usati perché il fetore che usciva dalle casse non permetteva di usare le normali auto funebri, in dotazione alle ditte apposite. Di tutte le onoranze funebri della bergamasca, erano attive solo il 47 %, cioè solo la metà di quelle esistenti. Le altre sono state tenute chiuse d’imperio. Questo dimezzamento dell’operatività ha causato l’intasamento delle bare, che sono state tenute allo scoperto per dieci giorni, per aggravare la situazione e giocare con il terrorismo psicologico a beneficio delle televisioni, ma ai danni del credulone popolo italiano.
Oggi, grazie a queste vigliacche mistificazioni, non c’è massaia o portinaia o pensionato in Italia che non risponda con: “I morti, i morti, ci sono i morti...” a qualsiasi obiezione che faccia appello alla regione e al buon senso.
Milioni di cervelli sono stati lavati, rilavati e risciacquati con uno stillicidio giornaliero.
Si chiama Programmazione Neuro Linguistica.
Una vera pestilenza mentale.
Commento Monia 667
Non mi pare funzioni come speravano. Ora imperversano le pubblicità per raccogliere soldi per bambini denutriti e geneticamente tarati.
Anziché filmarli, potrebbero aiutarli. Una cosa è certa: non crediamo ad una sola parola di quello che dicono per impietosirci. Anzi, più rompono col piagnisteo, più li ammutoliamo e c'incazziamo. Butteremo la tv, così non ci faremo più estorcere ancora il pizzo per le televisioni.
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