martedì 8 gennaio 2019

Contro Salvini i Tg, Papa Mattarella e il presidente Bergoglio
http://www.libreidee.org/2019/01/contro-salvini-i-tg-papa-mattarella-e-il-presidente-bergoglio/ martedì 8 gennaio 2019  
Apro le finestre, lo smartphone, l’i-pad, la tv, i talk show, la radio e i giornali e mi chiedo: ma è cambiato qualcosa da quando sono al governo i populisti e i sovranisti? Il racconto quotidiano è rimasto lo stesso. Gli stessi temi, la stessa versione, le stesse storie. Cambiano le notizie, non la rappresentazione. Va ancora in onda il vecchio film. Prendi un Tg, di Stato e non solo, a partire dal Tg1 e vedi che gli ingredienti sono gli stessi, l’enfasi e la copertina sono sempre dedicate al tema migranti, all’europeismo a tappetino, ai buoni sentimenti di Papa Mattarella e del Presidente Bergoglio, all’aiutismo a nostro carico dei sindaci umanitari, di Riace o di Palermo non cambia. 
Ciò che è legge di questo governo, approvata dal Parlamento e promulgata dal capo dello Stato, è incostituzionale nel racconto pubblico dominante. 
E poi le Ong, i migranti, la retorica gay, l’antirazzismo, l’antisessismo, le sparate contro Trump, Putin e Bolsonaro, poi i soliti nazisti, i frullati di storia a senso unico, il volontariato buono, cioè di sinistra, le vittime che valgono assai se sono progressiste, valgono poco se a colpirle sono state le categorie protette.
Sulla rivolta dei sindaci populisti – Leoluca Orlando e Giggino de Magistris sono due tribuni della plebe, e nasce populista pure l’ex grillino e neo-furbino Pizzarotti – l’informazione nazionale, la rappresentazione pubblica, è dalla parte loro, vede il mondo coi loro occhi, col loro linguaggio. Il ministro dell’interno è trattato come un esterno, un cocciuto nemico dell’umanità che oppone ai sindaci non una legge votata dal Parlamento ma – dicono molti Tg e rassegne stampa – “un muro”, che è la parola infame nel gergo mediatico-ideologico per bollare tutti i Trump e i trumpettieri del pianeta. 
Penso ai tempi bui in cui c’era la lottizzazione, il manuale Cencelli, la spartizione. In quel tempo c’era un criterio non detto ma praticato che grosso modo era questo: un terzo degli spazi va al governo, un terzo alla maggioranza che lo sostiene e un terzo all’opposizione. 
Regola becera ma a suo modo equilibrata, dosaggio chimico in uso soprattutto nell’ammiraglia della Rai che di fatto dava due terzi di rilievo e di ragione a chi governa e un terzo a chi si oppone. 
Poi arrivò Renzi e riuscì a fare perfino peggio della lottizzazione, tutto venne renzizzato. 
Ora, sarò un maldestro spettatore ma a me pare che, salvo fatti e sfumature, l’intonazione generale è la stessa di prima, la linea è rimasta quella (si salva un po’ il Tg2).
La presenza delle opposizioni in video è ampia e articolata, quella della maggioranza è didascalica e minore. E’ fuori dal racconto. Il dosaggio delle notizie e delle facce a malapena è cambiato perché la realtà di fatto è cambiata: ma la rappresentazione è sempre la stessa. 
Gli oppositori sono dentro il racconto, i governativi lo interrompono. 
Figurano come Paolini, il disturbatore dei Tg. Certo, non si cambia dall’oggi al domani. Certo, se cambi i vertici, il personale poi resta sempre lo stesso, la stessa provenienza, lo stesso sindacato, la stessa trafila di carriera e la stessa ideologia. 
Certo, anche le figure nominate sono più o meno dell’area di prima, non vengono dalla luna, hanno lo stesso pedigrèe catto-vago-sinistrese; ma questo succede se vai al governo sprovvisto di una classe dirigente, tu e il popolo o la rete e in mezzo niente… 
«Ho preso il Tg e la rete ma non so cosa mettermi addosso». Sulla Tv in generale, è normale poi che devi sciropparti le stesse robe di sempre, le fiction, i programmi preconfezionati e decisi in epoca antecedente. 
Siamo ancora sotto effetto dei farmaci e delle indigestioni precedenti. 
D’altra parte per essere realmente alternativo devi avere una tua interpretazione storica, una visione culturale… 
Se non ce l’hai soccombi, ti limiti a sparare tweet e video.
Al governo ci sono i marziani, o meglio i marziani e i saturniani insieme, e invece la rappresentazione del paese è la stessa di prima. 
Cambia solo l’annuncio dei provvedimenti di governo: ogni giorno una versione diversa delle pensioni, del reddito di cittadinanza, di quota 100 e roba varia. 
L’effetto comico è che agli occhi dei Tg, perfino il Pd sembra una cosa viva, seria, unita. Quanto a lungo potremo vivere con questo schema bipolare, ma nel senso del disturbo psichiatrico e non dell’alternanza democratica? 
Quanto potrà durare questa schizofrenia tra la realtà e la rappresentazione?
Il governo da una parte, l’egemonia dall’altra. 
Non è una preoccupazione di ordine elettorale, perché più le fabbriche del pregiudizio stampano moneta falsa più la gente va in direzione opposta. 
Semmai ci preoccupa proprio l’effetto che producono, la diffidenza della gente verso i media, il disgusto e il fastidio, l’alibi per non leggere, non ascoltare, non documentarsi, tanto è sempre la stessa minestra.
Preoccupa un paese dove l’ideologia oscura i fatti e deforma la verità; che non sono mai solo da una parte.
(Marcello Veneziani, “Tutto come prima”, da “La Verità” del 4 gennaio 2019: articolo ripreso sul blog di Veneziani).

COMMENTO bambilu

Meglio non si poteva  descrivere. Su tutte queste disgrazie elencate dal buon Veneziani che si sta riprendendo dal passato,come del resto Socci, che ora predicano BENE, stavo riflettendo proprio pensando a Marcello Foa, cui è stato destinato il ruolo di presidente della Rai, l'unico presidente di qualcosa che funge, forse, da Notaio e basta. Ci si rifila FICTIONS in anglocazzone, con una pronuncia veramente da bruto, togliendo LAVORO ai Nostri Bravissimi Doppiatori e repliche, repliche, e repliche delle repliche. Da parte nostra dovremmo mandare loro la fotocopia della bolletta energetica precedente SENZA lasciare che ci ESTORCANO il "Canone" di abbonamento che va a tutte le tv, dato che non c'è più scritto canone RAI... Donde sta l'americanata sacrosanta, lo spoil system? 
La stupida insipienza del conducente di prima pagina rassegna stampa filo diretto con gli Ascoltatori rai radio 3 mi disgusta. Il fariseimo fatto persona. Attraverso " l'etere " sento la puzza del sepolcro malamente sbianchettato. Obbligato dalla Redazione legge gli sms, dice lui solo quelli a suo sfavore che sono numerosi per sua stessa ammissione e NON legge quelli a suon favore. Io dico solo perché NON ce ne sono. Legge senza vedere gli errori che i suoi"correligionari" commettono per iscritto. Gli invasori a bordo di non si sa se una o due navi tedesca e olandese [parecchio fuori zona, nel MARE NOSTRUM] ora sono 48 ora sono 49...e rifiutano il cibo...mentre l'acqua scarseggia...non le sanno "concepire" ste' fiction$...sono proprio come quelli che nella scena vestono la protagonista di verde e subito dopo nella scena sucessiva ce la ritroviamo vestita di rosso...
Era li che voleva volare l'uccellino della comare...ma meno male che Salvini c'è...l'eu capestro ci vuole fottere per poi impiccarci...ma resistendo Salvini farà l'en plein di voti alle europee ed i mosci avvizziranno nella monnezza...Di Maio? Non ci sei...facci un cri cri cri difensivo...dai cip cip cip...ed i "notai" tacciano o si tolgano, ancora con le buone, dalle "Scatole". Come si diceva un tempo? "Tacci " il silenzio è d'oro tua e de tu nonno...
Sono le 09:36 dell'8 gennaio 2019. Udite, udite: a radio 24 il sole 24 ore che si stanno inventando? Il Milan di giovè in combutta con un "esperto" parla della mafia nigeriana di castelvolturno. Per portarla alla luce, ma non sapete già che c'è? devono INFILTRARE poliziotti enon possono mandarci dei "bianchi" è ovvio. Quindi la polizia ed i carabinieri, le forze armate, si apprestino a RECLUTARE ed a PAGARE dei nigeriani, magari affetti da cannibalismo come quelli che volevano mangiarsi Pamela dopo averla violentata ed ammazzata per "divertimento" - in fin dei conti era SOLO una drogata - Beh, a quest'idea ci OPPORREMO non con i mezzi usati da Traini, peggio; sarà guerra di intelligenza, non di armi. La Fantasia che sprigiona dall'Intelligenza è più MICIDIALE  delle armi. Se Salvini abdica al 
pedoputtaniere, ci siamo Noi il Popolo Sovrano che deve riprendersi tutto ciò che gli spetta, per DIRITTO NATURALE.

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