lunedì 9 settembre 2019

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Orda islamica


Boldrinacca

Europee domani, anzi oggi
 
Un’orda islamica alle porte dell’Italia: migliaia in marcia  Settembre 9, 2019
 
Ci sono almeno 25mila clandestini islamici accampati alle porte dell’Europa, pronti ad abbattersi sui nostri confini orientali.
E’ un flusso che non si ferma. Ad essere a rischio è infatti la tenuta dell’accordo tra Ankara e l’Unione europea del 2016 dopo che l’anno prima la Germania aveva accolto oltre un milione di immigrati. Accordo che, ora, Erdogan minaccia di non rispettare se non potrà riportare in Siria almeno un milione di richiedenti asilo dei tre presenti nel suo Paese.
 
SOLO QUEST’ANNO IN GRECIA SONO ARRIVATI 26 MILA CLANDESTINI, QUASI CINQUE VOLTE IL NUMERO DI QUELLI GIUNTI IN ITALIA. LÌ NON AVEVANO SALVINI, AVEVANO TSIPRAS, E ORA NOI ABBIAMO I LORO AMICHETTI. 
 
Il Partenone, Atene
E la situazione in Grecia sta peggiorando: in agosto oltre 8.000 clandestini sono approdati sulle isole greche, un numero in linea con le cifre del 2016, quando la crisi era al suo apice e 8 volte quelli sbarcati in Italia nello stesso periodo.
A Lesbo, l’altro giorno, sono arrivati 13 barconi in pochi minuti, mentre i centri d’accoglienza messi in piedi dal governo di Atene sono sul punto di scoppiare: nell’hotspot di Lesbo sono presenti 10 mila immigrati, tre volte la capacità.
Una situazione esplosiva. Abbiamo 25mila clandestini già alle nostre porte, altre decine di migliaia pronte ad esondare dalla Grecia e tre milioni che Erdogan potrebbe scaraventarci contro: e il Pd al governo.
Il numero minimo di clandestini in marcia verso l’Italia e l’Europa occidentale che si può desumere da questi dati è centomila: minimo.
Moltissimi dei clandestini accampati nei Balcani e in Grecia sono pakistani.
Una delle situazioni più bizzarre dell’accoglienza è quello di considerare i pakistani ‘profughi’.
Il Pakistan non è un paese in guerra. Ha un programma nucleare dal costo esorbitante. Ma qui, in Italia, vengono considerati ‘profughi’.
Qualche tempo fa, alcuni di questi pakistani in fuga dalla guerra in Siria, raccontarono il loro viaggio verso l’Italia. 
Pakistani arrivati in treno, in bus, in taxi e a piedi. «In tutto abbiamo speso ognuno sui 5mila euro».
Arrivano in Italia dal Pakistan in treno, bus e soprattutto in taxi. In tutto, dicono “abbiamo speso ognuno sui 5mila euro”. 
Disperati che arrivano, anche, in taxi, e spendono 5mila euro a testa.


 

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